25 marzo 2014 ore: 15:50
Non profit

Niente pane del giorno prima alle mense per i poveri

Le Asl in Lombardia (tranne quella di Bergamo) non permettono ai supermercati di donarlo. "Manca una norma chiara" secondo Valter Molinaro, responsabile del progetto Buon Fine di Coop Lombardia, che nel 2013 ha ceduto alle onlus 547 tonnellate di cibo
Povertà: pane tra le mani... - SITO NUOVO

MILANO - Nel 2013 la Coop Lombardia ha donato a 67 onlus 547 tonnellate di cibo, il cui valore sfiora i 3 milioni di euro. Invece che finire nella spazzatura, hanno sfamato ogni giorno 3.500 persone povere. Ortaggi, latticini, salumi. Ma non il pane. Le Asl in Lombardia non permettono che venga donato. Solo quella di Bergamo ha acconsentito. Già perché se si è tutti d'accordo sulla necessità di ridurre gli sprechi alimentari, quando si passa dai principi ai fatti ci si scontra con la burocrazia. La cosiddetta "Legge del Buon Samaritano" (per la precisione la n.155 del 25 giugno 2003) è composta da un solo articolo e consente appunto alle onlus di ritirare presso ristoranti, aziende o supermercati i prodotti in eccedenza. Ma poi non ci sono i decreti applicativi. "E così tutto dipende dall'interpretazione del funzionario di turno, non solo sul piano sanitario, ma anche fiscale", sottolinea Valter Molinaro, responsabile del progetto Buon Fine di Coop Lombardia. Il tema dello spreco alimentare sarà il focus del programma culturale di Fa' la cosa giusta!, la fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili, organizzata da Terre di mezzo (28-30 marzo, a Fieramilanocity). E domenica 30 marzo, alle ore 11, Coop Lombardia presenterà i dati completi del progetto Buon Fine. 

Quando il 5 febbraio scorso è stata celebrata dal Ministero dell'Ambiente la prima Giornata nazionale contro lo spreco alimentare, Coop Lombardia ha presentato al ministro Andrea Orlando un documento in cui elenca tutti gli ostacoli che la grande distribuzione incontra nel donare cibo alle onlus. Per esempio, ogni volta che uno dei furgoni di queste onlus ritira della merce da un supermercato, bisogna compilare moduli su moduli. Per quanto riguarda la merce non alimentare, il supermercato deve preventivamente comunicare la quantità agli uffici dell’Agenzia delle entrate e della Guardia di Finanza, mediante raccomandata con avviso di ricevimento. "Ma come facciamo a sapere prima quanta roba ci avanzerà?" si chiede Valter Molinaro. Infine, la questione del pane e di altri generi alimentari che qualche Als, in giro per la penisola, giudica "non donabile". "Finché non sarà possibile la cessione gratuita di tali prodotti - si legge nel documento consegnato al Ministro-, una parte consistente di alimenti perfettamente utilizzabili continuerà ad essere destinata a rifiuto, privando un alto numero di persone indigenti di un potenziale pasto gratuito".  

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