Non autosufficienza: fondo reintegrato, ma le associazioni si dividono
ROMA – I fondi sociali saranno reintegrati: lo ha ribadito il ministro Poletti ieri, nel corso della riunione del Tavolo interministeriale sulla non autosufficienza, confermando l'accordo raggiunto giorni fa con il presidnte della Conferenza delle regioni Bonaccini e il ripensamento condiviso in merito al taglio delle risorse.
- Le associazioni presenti al Tavolo, però, si dividono: c'è chi, come il Comitato 16 Novembre e Anmic, dà fiducia al governo e considera quello di Poletti un impegno ufficiale e certo; e chi invece, come Aisla, resta deluso da una promessa che non ha nulla di formale. E così, salta un presidio: quello promosso sotto il ministero dell'Economia dal Comitato 16 Novembre; ma resta l'altro: quello indetto da Aisla a piazza Montecitorio, per il prossimo 4 aprile.
Comitato 16 Novembre, “presidio annullato, ma è tregua temporanea”. “Avendo ricevuto la rassicurazione che chiedevamo, annulliamo il presidio - riferisce la portavoce, Mariangela Lamanna - Abbiamo però precisato al ministro Poletti che, essendo il Fondo per la non autosufficienza del tutto inadeguato, se non sarà aumentato nella legge di stabilità 2017, siamo pronti a scendere in piazza di nuovo, dopo 17 presidi. E' quindi una tregua temporanea, un atto di fiducia nei confronti del governo”, che però va di pari passo con il rilancio, da parte del Comitato, di una serie di richieste: primo, appunto, aumento del fondo nella prossima legge di stabilità. Secondo, “aumento della quota parte spettante ai gravissimi dal 40 a 60%. - riferisce ancora Lamanna – Abbiamo poi chiesto di raccogliere subito i dati da tutte le regioni, analizzarli valutando la qualità degli interventi sociali offerti nei territori, definire su questi dati i livelli essenziali di assistenza sulla non autosufficienza all'interno di un percorso a step progressivi di esigibilità. Vogliamo che nel piano nazionale ci siano i livelli essenziali finanziabili con le attuali risorse del fondo (1 step) ma anche i livelli finanziabili con risorse proprie delle regioni e con i futuri aumenti del fondo nazionale (step successivi). Un salto di qualità che impegnerebbe governo e regioni a garantire risorse per realizzare i livelli e ad evitare tagli”. Infine il comitato chiede l'istituzionalizzazione del Tavolo e la calendarizzazione degli incontri. “Sappiamo che è un percorso lungo e tortuoso, ma siamo fiduciosi, dal momento che siamo partiti dal nulla assoluto e, con 17 presidi, siamo arrivato ai 500 milioni di oggi”.
Anmic, “bene ripristino fondi, ma siano strutturali”. “La decisione di ieri di ripristinare i fondi già promessi, peraltro sempre insufficienti rispetto ai reali bisogni delle persone con disabilità grave e gravissima, non può che confortarci - dichiara il presidente Anmic Nazaro Pagano - Resta però in noi la ferma convinzione che le politiche di welfare non possano più rimanere in Italia la 'Cenerentola' della spesa pubblica. Il fondo per le non autosufficienze, così come quello per le politiche sociali, d’ora in poi dovrà rimanere strutturale, in modo da poter programmare interventi di medio e lungo termine, e inoltre trasparente. Dovremo cioè capire come queste già scarse risorse (500 milioni del FNA) verranno al più presto impiegate per diventare reali servizi per gli anziani, i disabili e le loro famiglie. Chiediamo perciò che queste risorse - aggiunge Pagano - vengano vincolate, in modo da non poter essere più tagliate o dirottate verso altre emergenze”.
Aisla, “nessun reintegro certo. Il 4 saremo in piazza”. Il ministero delle Politiche sociali, incontrato oggi dalle associazioni in una riunione del Tavolo per le non autosufficienze, ha dichiarato pubblicamente di voler scongiurare il taglio di 50 milioni al Fondo per le non autosufficienze, ma non si è espresso sul taglio di 214 milioni al Fondo Nazionale per le Politiche sociali”. Per questo Aisla “conferma che il 4 aprile protesterà in piazza Montecitorio a Roma contro il taglio ai fondi per i disabili”, insieme a Uildm, Viva La Vita Italia onlus, Famiglie Sma, ConSLAncio onlus, Asamsi e Camn. Così commenta il presidente, Massimo Mauro: “Apprendiamo con grande delusione che il Governo non è ancora in grado di scongiurare i tagli ai fondi per i disabili che sono già esigui e insufficienti. Siamo costretti a scendere in piazza per fare sentire la voce dei disabili gravi che rischiano di essere abbandonati dallo Stato e invitiamo tutte le associazioni a partecipare”. (cl)