29 marzo 2023 ore: 15:41
Salute

Non autosufficienza, Massi: “Ci sono più posti letto in Rsa che in ospedale”

Fisco, Testo Unico Immigrazione, la Legge delega Anziani: le proposte di Uneba. Il presidente del Piemonte Cirio: “Sbagliato escludere il non profit dai fondi Ue e Pnrr”
Uneba Il presidente di Uneba Franco Massi durante il convegno “La tutela degli anziani non autosufficienti e delle cronicità”

Il presidente di Uneba Franco Massi durante il convegno “La tutela degli anziani non autosufficienti e delle cronicità”

ROMA – “La legge delega Anziani appena approvata dal Parlamento è una grande occasione: ma la norma deve essere migliorata attraverso i decreti delegati. Su questo tema noi di Uneba ci siamo, il non profit c'è. E intendiamo farci valere”. Così il presidente Uneba nazionale Franco Massi, durante il convegno “La tutela degli anziani non autosufficienti e delle cronicità”, che ha avuto luogo oggi, presso il Cottolengo a Torino, organizzato da Uneba Piemonte, Uneba Lombardia, Uneba Veneto e Uneba Friuli Venezia Giulia, che assieme rappresentano oltre 700 enti, quasi tutti non profit del sociosanitario, e fino a 100.000 lavoratori. “Ci sono molti più posti letto in Rsa (285.000, e per il 70% nel Nord) che in ospedale (215.000)”, ha precisato Massi, ci sono molti più posti letto in Rsa (285.000, e per il 70% nel Nord) che in ospedale (215.000).

“Dobbiamo ripensare il sociosanitario e nel farlo distinguere profit e non profit, per permettere al non profit di accedere ai fondi dell'Unione Europea e del Pnrr. Escludere il non profit mi sembra un errore profondo”, ha detto il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, intervenendo al convegno e ricordando come in Piemonte le Rsa siono circa 700. “Serve una modifica del Testo Unico dell'immigrazione – ha proposto il presidente di Uneba Veneto Francesco Facci- all'articolo 27, per prevedere anche per gli operatori sociosanitari stranieri modalità speciali per l'ingresso per lavoro in Italia, come già accade per gli infermieri professionali e per altre categorie”. Secondo il presidente di Uneba Lombardia Luca Degani sulla Riforma del Terzo Settore, “dobbiamo fare un'azione politica perché sia occasione di benessere e non di danno per le nostre strutture, e in particolare per le onlus. Servono modifiche. Con le norme come sono adesso non avremmo alcun beneficio”.

“Uneba – ha detto il presidente della Commissione fiscale di Uneba nazionale Marco Petrillo - chiede di ridefinire i regimi fiscali di vantaggio per chi si occupa di fragilità, che nel tempo hanno permesso agli enti di accrescere i loro servizi, e che la Riforma del Terzo Settore ora rischia di cancellare. Una leva fiscale virtuosa infatti consente di rispondere sempre più ai bisogni e di attirare risorse e volontariato”. Amedeo Prevete, presidente di Uneba Piemonte, ha evidenziato un punto debole: “Tra Piemonte, Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia abbiamo modelli di organizzazione del sistema sociosanitario molto differenti, malgrado le criticità siano identiche. E devo riconoscere che i modelli di Lombardia e Veneto sono più avanzati del nostro in Piemonte”.

Tanto il presidente Uneba Friuli Venezia Giulia Matteo Sabini quanto la presidente della Commissione Anziani di Uneba nazionale Elisabetta Elio hanno sottolineato l'importanza di un impegno del non profit cattolico nel fare cultura, per riscoprire e ribadire i propri valori e condividerli anche con il settore pubblico. Elio ha anche tracciato due scenari per il futuro. “Tra 10 anni avremo il 60% del personale che viene da altre culture: dobbiamo prepararci all'accoglienza. E come Uneba dobbiamo progettare sistemi di gestione e formazione delle assistenti famigliari (badanti)”. Su www.uneba.org è possibile rivedere lo streaming del convegno.

 

 

 

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