Non solo Libia: nel 2015 oltre il doppio di migranti arrivati da altre rotte
A piedi al tramonto. Prangio, sulla strada che collega Orestiada ad Alessandropoli si vedono passare gruppi di migranti che hanno appena attraversato il fiume. C'è chi ha freddo, chi è stanco, chi non mangia da giorni. Tutti hanno rischiato la vita
MILANO – I conti in tasca ai trafficanti: Frontex analizza i profitti delle organizzazioni criminali in un report aggiornato ad aprile e presentato agli europarlamentari del Partito popolare europeo, a Milano per un meeting di due giorni incentrato su immigrazione e Ttip. Era atteso il direttore esecutivo dell'agenzia Frontex Fabrice Leggeri ma non è è potuto essere presente all'incontro.
- Tra i mille e i duemila euro. Sarebbe questo il costo medio della traversata del Mediterraneo per un migrante. Ma lungo la rotta che parte dalla Libia, il prezzo scenderebbe tra gli 800 e i 1.500 euro. Moltiplicato per i 170.750 sbarchi del 2014 (un incremento del 277% sul 2013) fa un conto tra i 136,6 e i 254,125 milioni di euro. Le imbarcazioni per intraprendere la traversata sono lunghe tra i 10 e i 12 metri: gommoni o pescherecci in legno, in entrambi i casi natanti inadatti per il trasporto di così tante persone. In media sono tra i 200 e gli 800 a traversata. Il metodo per il pagamento del servizio è il circuito degli hawala, in sostanza dei money transfer informali, sparsi dal Nord fino al Corno d'Africa.
Le 23 mila persone sbarcate del primo quadrimestre del 2015 registrano comunque un calo rispetto ai 26.735 dello stesso periodo del 2014. Questo non significa che rallentino gli ingressi in Europa, anzi. In quasi tutte le altre rotte verso l'Europa aumentano i passaggi. Il dato più consistente si registra sulla terraferma. Nella rotta dei Balcani occidentali in quattro mesi sono passati 34.322 migranti diretti verso Slovenia e Ungheria (la meta finale il più delle volte è la Germania o il Nord Europa, come per chi arriva in Italia).
Cresce anche la rotta del Mediterraneo orientale, dove al 15 aprile i passaggi sono stati 17.628, il 241% in più del 2013 e appena 1.400 in meno della rotta del Mediterraneo centrale alla stessa data. Dai porti turchi, Frontex ha tracciato in gennaio la partenza di navi mercantili cariche di migranti, ben diverse dalle carrette del mare che salpano dalla Libia. E i numeri delle persone a bordo spesso sono stati molto più alti. Dei 17.628, sono circa 1.800 i migranti che varcano la frontiera europea via terra, oltrepassando il fiume Evros. Da Ceuta e Melilla nel 2015 sono passati 1.780 migranti, l'84% in più del 2014, 23 sono salpati in direzione Canarie e 68 hanno attraversato il Mar Nero, dal nord della Turchia. In totale sono insomma oltre 55 mila i migranti che superano le frontiere europee senza usare lo spesso tragico Canale di Sicilia.
Secondo i dati Frontex, dall'inizio della missione Triton, a cui partecipano con diverso grado di coinvolgimento 24 Paesi dell'Unione europea, sono stati salvati 28.020 migranti diretti in Italia. Un terzo di questi è stato salvato con mezzi forniti da Frontex, gli altri dalla nostra Guardia Costiera. (lb)