Nuova social card, entro il 2013 i primi soldi alle famiglie più povere
ROMA – Prende corpo la sperimentazione della nuova Social card: terminata la raccolta delle domande in 11 delle 12 città coinvolte (all’appello manca solo Roma), per il ministero del Welfare ora “l’obiettivo è quello di selezionare i beneficiari prima della fine dell’anno”. Lanciata a cavallo tra il 2012 e il 2013, affiancata alla Carta acquisti ordinaria, si tratta di uno strumento rinnovato a partire dall’ammontare dell’erogazione mensile, che dopo la raccolta dei dati permetterà, non prima del 2015, analisi più precise su come rispondere alla povertà estrema in crescita nel paese. “Puntiamo a pagare l’ultimo bimestre di quest’anno – spiega Raffaele Tangorra, direttore generale per l’inclusione presso il ministero del Welfare -. Forse non ce la faremo in tutte le città, ma abbiamo fatto tutto a tempo di record e programmi di questo genere necessitano di tempi di gestazione più lunghi. Tuttavia, contiamo di farcela”.
Dai 12 comuni a tutta l’Italia. Inizialmente rivolta a 12 comuni con più di 250 mila abitanti (Milano, Torino, Venezia, Verona, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari, Catania e Palermo), la nuova social card ha visto, mese dopo mese, espandere il proprio orizzonte. Ai primi 50 milioni stanziati per la sperimentazione, infatti, se ne sono aggiunti altri 167 provenienti dalla riprogrammazione di fondi europei per allargare la sperimentazione a tutto il Sud Italia, stanziando i primi 140 nel 2014 e i restanti 27 nel 2015. Ma non è tutto. Nella legge di stabilità 2014, tra i 250 milioni attualmente assegnati per il funzionamento della Carta acquisti ordinaria, dal ministero del Welfare fanno sapere che ne verrà fuori anche una quota per estendere la sperimentazione anche al nord.
Una card più “corposa”. Rispetto alla Carta acquisti ordinaria, la cosiddetta “nuova social card” ha qualche marcia in più. Rispetto ai 40 euro caricati mensilmente sulla card, il nuovo strumento prevede un beneficio modulato sulla base della numerosità del nucleo familiare che parte da 231 euro al mese per nuclei con due persone per arrivare fino a 404 euro mensili per le famiglie con 5 o più componenti. Ma le differenze principali sono da individuare anche nella platea di riferimento, molto più selezionata nella prima card (destinata a cittadini di nazionalità italiana con età pari o superiore a 65 anni o bambini di età inferiore a 3 anni), più allargata nella sperimentazione in corso, ma sempre rivolta a nuclei familiari in difficoltà economica.
Partenze sfalsate. Nonostante non fosse così estesa, non tutti i Comuni si sono allineati alla stessa linea di partenza e a partire dalle scadenze dei bandi, la sperimentazione ha annunciato da subito un percorso ad ordine sparso. Prime scadenze a Palermo, Venezia e Verona fissate per il 19 luglio, per finire con Roma dove, a causa delle passate elezioni comunali, del bando ancora oggi non c’è traccia. Tangorra, però, rassicura. “Con Roma stiamo lavorando – spiega -. Abbiamo chiesto di fare più in fretta possibile consapevoli di alcuni problemi amministrativi che ci sono stati evidenziati, ma c’è la necessità di dare un aiuto alle persone che hanno bisogno e al Comune di Roma stanno cercando di avviare il bando”.
I fondi stanziati nelle 12 città. Differenti le platee dei beneficiari nelle 12 città e di conseguenza anche i fondi stanziati. Al primo posto c’è Roma, dove arriveranno 11,7 milioni (il 23,5 per cento dei 50 milioni totali per le 12 città) per circa 3-4mila famiglie beneficiarie, segue Napoli con 8,9 milioni per circa 2.500 card assegnabili, poi Palermo con circa 6 milioni e oltre 1.500 card, così come a Milano dove sono stati stanziati circa 5,5 milioni. A Torino, la nuova social card avrà 3,8 milioni per oltre mille card, mentre a Bari sono previsti circa 3 milioni. Segue Catania, con 2,7 milioni per circa 650 card, Genova con 2,5 milioni, Bologna con 1,6 milioni per 450 card, così come per Firenze dove sono stati stanziati 1,5 milioni. Poco più di 1,1 milioni sono stati stanziati infine sia per Venezia che per Verona. In totale le famiglie beneficiarie saranno 13.350, almeno in base alle stime al momento possibili. Di queste, 10 mila quelle che dovrebbero ricevere i primi soldi entro il 2013.
Nei comuni del Sud si parte a marzo 2014. Per quanto riguarda l’allargamento della sperimentazione al Sud, per Tangorra ci sono risorse per partire a marzo. “Abbiamo dovuto aspettare la riprogrammazione delle risorse comunitarie – spiega – e i bandi devono ancora partire”. Prima, però, occorre fare una ripartizione delle risorse per i territori coinvolti, ma l’attesa è legata anche al destino del Sia, il Sostegno per l’inclusione attiva promosso dal ministro del Welfare, Enrico Giovannini. “Abbiamo voluto aspettare l’evoluzione della legge di stabilità per conoscere il futuro del progetto e per fare qualcosa di coerente con la sua possibile introduzione. Abbiamo già i modelli dei bandi per la nuova social card, il sistema è già rodato. In un paio di mesi si potrà partire”. (Giovanni Augello)