Nuova social card: entro l’anno i primi soldi per 10 mila famiglie
ROMA – Ad oggi sono 8.470 le domande presentate nelle città con oltre 250 mila abitanti selezionate per la sperimentazione della nuova social card. All’appello, però, manca ancora Roma, dove sono stati destinati 11,7 (oltre il 23 per cento) dei 50 milioni di euro stanziati per le 12 città coinvolte, ma che a due mesi dalla scadenza del bando in tutte le altre città non ha ancora pubblicato il suo. Dalla nostra analisi delle domande affidate ai diversi comuni (Milano, Torino, Venezia, Verona, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari, Catania e Palermo) emerge un panorama variegato. In alcuni casi le domande corrispondono quasi esattamente al numero di card assegnabili, in altri sono migliaia le famiglie che resteranno fuori dalla nuova social card. La stima dei beneficiari di questa misura – l’unica in Italia per la povertà assoluta, insieme alla prima versione della Carta acquisti lanciata dal ministro Tremonti nel 2009, e tutt’ora in vigore – è di 13.350 famiglie in totale, 10 mila delle quali (escluse le oltre 3 mila di Roma) riceveranno i primi soldi entro l’anno.
- In Sicilia è boom di domande. Con ogni probabilità sarà Roma ad avere il primato di domande tra le 12 città, ma nell’attesa che venga emesso il bando sono due città siciliane ad occupare i gradini più alti del podio: con oltre 5 mila domande raccolte entro il 19 luglio scorso, al primo posto c’è Palermo, al secondo posto Catania, con 4.600 domande pervenute al comune al 20 luglio 2013. In fondo alla classifica Verona e Venezia, rispettivamente con 358 e 284 domande presentate. Mentre si attende che il comune di Roma possa avviare le pratiche, le altre città non resteranno a guardare. La sperimentazione prevede una erogazione tra i 230 e i 400 euro a famiglia, contrariamente alla “vecchia” Carta acquisti che dà 40 euro al mese. “Puntiamo a pagare l’ultimo bimestre di quest’anno – spiega Raffaele Tangorra, direttore generale per l’inclusione presso il ministero del Welfare -. Forse non ce la faremo in tutte le città, ma abbiamo fatto tutto a tempo di record e programmi di questo genere necessitano di tempi di gestazione più lunghi. Tuttavia, contiamo di farcela”.
Su RS, l’agenzia giornalistica di Redattore Sociale, la tabella e l’analisi dei dati provenienti dai diversi Comuni interessati, le spiegazioni del ministero del Welfare sui numeri contenuti di alcune città, i tempi per l’allargamento della sperimentazione a tutto il Sud Italia e anche al Nord, gli stanziamenti dei fondi città per città. E una comparazione tra dati Istat e Inps tra i dati della povertà assoluta e la “vecchia” Carta acquisti, che raggiunge meno di un terzo delle famiglie italiane in stato di grave indigenza. (ga)