Nuovo governo e terzo settore: "Olivero, Giro e Bobba mantengano gli incarichi"
ROMA – “Abbiamo incontrato Paolo Gentiloni quando era ministro degli Esteri per parlare di sicurezza degli operatori umanitari. Un uomo pragmatico, attento, senza idee dogmatiche. Molto attento alle nostre richieste, ci ha ascoltato”. A parlare è Attilio Ascani, direttore di Focsiv, federazione delle ong di ispirazione cristiana: “La sua nomina è di buon auspicio sia per l’agenda internazionale che ci aspetta – il G7 a Taormina, il seggio nel Consiglio di sicurezza dell’Onu –, sia per le zone terremotate, considerato che la sua famiglia è originaria di Tolentino, in provincia di Macerata, uno dei comuni colpiti dal sisma”.
L’augurio di Ascani è che il nuovo esecutivo mantenga la continuità con il precedente: “Il governo Renzi ha avviato percorsi positivi, chiediamo a Gentiloni e alla sua squadra di continuare in questo solco, sia nell’approccio, sia nei nomi”. Tre le persone che il presidente di Focsiv chiede siano mantenute ai loro posti. In primis, Mario Giro, viceministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, “figura centrale nella gestione dei flussi migratori, nell’approccio con il continente africano e in alcune misure specifiche, come quella dei corridoi umanitari. È anche merito suo se abbiamo un seggio all’Onu”. Ascani spera in una conferma anche di Luigi Bobba, sottosegretario di Stato del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, che ha legato il suo nome alla legge di riforma del Terzo settore: “Purtroppo mancano i decreti attuativi: se si va a votare troppo presto, si perderà tutto quanto di buono è stato fatto sin qui, e dovremo ripartire da capo”. Entro maggio, infatti, dovranno essere adottati i restanti decreti attuativi della riforma (al momento l’unico adottato è quello sul Servizio civile, per il quale però manca ancora la deliberazione finale): per questo un eventuale voto a marzo o aprile potrebbe rappresentare uno stop. L’altro nome su cui Ascani pone l’accento è Andrea Olivero, viceministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, artefice della legge contro il caporalato in agricoltura, impegnato da anni nella promozione dell’agricoltura sociale (che grazie a lui può anche impegnare giovani del Servizio civile nazionale): “Tutte persone che, grazie anche alla loro esperienza pregressa, riescono a dare un’impronta non solo positiva, ma anche molto pratica, nei loro ambiti”.
Ascani avanza una perplessità, legata a un eventuale cambio d’indirizzo sul tema migratorio e riguardo al rapporto con i Paesi del Sud del mondo: “L’Italia oggi è stimata proprio per questi motivi, perché qui rispettiamo la vita delle persone. Temo che questa linea così apprezzata, guadagnata con tanta fatica, possa essere messa in discussione dalla stessa maggioranza al governo per accaparrarsi consensi in vista di una nuova tornata elettorale. L’attrazione suscitata dalle forze populiste è forte, ma non dobbiamo seguirla. Un irrigidimento su questi temi nuocerebbe non solo a livello di immagine internazionale, ma soprattutto a migliaia di persone”.
Il direttore di Focsiv, però, chiede di mantenere uno spirito positivo: “Abbiamo apprezzato Paolo Gentiloni come ministro degli Esteri, siamo sicuri farà un buon lavoro anche da premier”. (Ambra Notari)