Nuovo Isee, Anffas: “Governo si adegui a quanto stabilito dal Tar”
ROMA – “Il governo si conformi a quanto stabilito in sentenza, ripensando, quali prestazioni assistenziali, insieme a quelle connesse all’invalidità, non rientrino più nel calcolo Isee e riallineando le franchigie tra i maggiorenni ed i minorenni con disabilità”. È quanto chiede Anffas Onlus, associazione nazionale famiglie di persone con disabilità intellettiva e/o relazionale, all’esecutivo dopo che lo scorso 11 febbraio il Tar Lazio ha pubblicato tre sentenze (nn. 2454/15 – 2458/15- 2459/15) con cui sono stati accolti parzialmente tre ricorsi presentati contro alcune parti del nuovo Isee. Il Tar Lazio, infatti, ha stabilito che è illegittimo calcolare nell’Isee le provvidenze economiche connesse all’invalidità civile e, in una delle tre sentenze, ha anche ritenuto che fosse illegittima la differenza tra le franchigie previste per i maggiorenni con disabilità o non autosufficienti e quelle previste per i minori con disabilità o non autosufficienti.
Per Roberto Speziale, presidente di Anffas si tratta di tre sentenze “che rendono giustizia alle persone con disabilità ed ai loro familiari – spiega in una nota -, di cui oggi dobbiamo tener conto e che sanciscono soprattutto un principio da anni dichiarato, in diverse sedi e diverse modalità, da tutto il movimento delle persone con disabilità: la pensione di invalidità e l’indennità di accompagnamento non sono redditi e non generano alcuna “ricchezza”, anzi il contrario. È infatti incontrovertibile il fatto che la presenza, in famiglia, di una persona con disabilità espone la famiglia stessa a rischio di impoverimento”.
Ora, spiega l’Anffas, il governo dovrà intervenire per risolvere il nodo sollevato dalla giustizia amministrativa. “È innegabile che il governo debba adeguarsi ed adeguare il sistema a quanto statuito dal Tar – spiega la nota - garantendo che le persone con disabilità e le loro famiglie possano ottenere quanto in loro diritto senza patire alcun disagio derivante dai soliti adempimenti burocratici. Occorre anche sanare, urgentemente, la situazione in cui si vengono a trovare le persone con disabilità ed i loro familiari che hanno richiesto e generato un Isee con le modalità vigenti fino alla settimana scorsa”.