12 ottobre 2013 ore: 11:21
Immigrazione

Nuovo naufragio. Misericordie: "Stati agiscano, si apra corridoio umanitario"

L'appello delle Misericordie d’Italia dopo il naufragio di ieri a largo di Lampedusa: "Siamo di fronte ad una grande emergenza umanitaria". Rilanciata la proposta di un corridoio umanitario. "L'Europa deve farsi carico dell'accoglienza"
Sbarchi, immigrati su una nave in penombra

ROMA - E' una vera e propria "emergenza umanitaria: gli Stati agiscano". Questo l'appello del presidente nazionale delle Misericordie d’Italia, Roberto Trucchi, rivolto alla comunità internazionale dopo il nuovo naufragio di migranti nel canale di Sicilia. "Gli Stati, europei e non solo, e le autorità internazionali prendano atto che siamo di fronte a una grande emergenza umanitaria e agiscano - ha spiegato Trucchi -: centinaia di persone  uomini, donne e bambini, che muoiono, con drammatica regolarità, ogni settimana, non possono essere ignorati, né considerati un problema locale”.

Dalle Misericordie, spiega Trucchi, la disponibilità a "fare tutto quanto si renda utile" per aiutare i migranti arrivati a Lampedusa. “Abbiamo già espresso al governo, e la ribadiamo, la nostra disponibilità a partire, anche subito - afferma il presidente Trucchi -, e ad inviare a Lampedusa, o dove ce ne sia bisogno, i nostri volontari con le strutture mobili sanitarie o di protezione civile, dalle cucine da campo alle Postazioni Mediche Avanzate”. Per il vicepresidente nazionale delle Misericordie d'Italia Leonardo Sacco, invece è necessario aprire "corridoi umanitari. "Siamo d'accordo con il Commissario della Croce rossa italiana Rocca sulla necessità di creare corridoi umanitari per dare soccorso a chi scappa da guerre e conflitti - ha spiegato Sacco -. L'Europa e non solo l'Italia deve farsi carico dell'accoglienza. Le Misericordie sono a disposizione del ministero dell'interno e delle autorità nazionali ed internazionali a collaborare con i propri uomini e mezzi”.

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