13 aprile 2015 ore: 15:56
Immigrazione

Nuovo naufragio nel Mediterraneo. Centro Astalli: "Fermare questo massacro"

Il presidente Ripamonti chiede canali umanitari sicuri e operazioni di salvataggio realmente efficaci. “Cordoglio e profonda tristezza per la morte assurda ed evitabile di vittime incolpevoli di guerre e persecuzioni”

ROMA – Porre fine al “massacro” nel Mediterraneo, creando canali umanitari sicuri e, nell’immediato, attuando operazioni di salvataggio realmente efficaci , che soccorrano i naufraghi fino a 170 miglia dalle coste italiane ed europee. A chiederlo è padre Camillo Ripamoniti, presidente del Centro Astalli, dopo l’ultimo naufragio di questa mattina costato la vita ad almeno nove persone che viaggiano su un barcone diretto verso la Sicilia.

“Ancora una volta ci troviamo a ripetere l’evidenza, e cioè che la traversata del Mediterraneo è una rotta che non si può interrompere se non creando canali umanitari sicuri – sottolinea Ripamonti - I governi da anni si concentrano su accordi e politiche volti ad impedire gli arrivi, ma l’unico risultato che si ottiene è un’incalcolabile strage di innocenti”. Il presidente del Centro Astalli sottolinea, inoltre, come l’ultimo naufragio sia la dimostrazione che “niente può distogliere coloro che sono in cerca di asilo dal mettersi in viaggio in cerca di salvezza. Abbiamo l’obbligo di attuare misure immediate che garantiscano la possibilità di chiedere asilo senza affidarsi ai trafficanti”.

Le persone salvate dal naufragio di questa notte sono 144. Nell'area sono tuttora in corso ricerche di eventuali dispersi. I superstiti sono stati trasferiti a bordo di una nave della Marina Militare impegnata nell'operazione Triton, che sta facendo rotta ora verso la Sicilia.  “Il Centro Astalli ancora una volta esprime cordoglio e profonda tristezza per la morte assurda ed evitabile di vittime incolpevoli di guerre e persecuzioni – aggiunge - Fino a quando l’Europa, colmando un ingiustificabile ritardo, non provvederà a creare canali umanitari sicuri, chiediamo che si attuino operazioni di salvataggio realmente efficaci che soccorrano i naufraghi fino alle 170 miglia dalle coste europee”.

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