Nuovo sbarco a Palermo, minori stranieri soli: "cibo e un letto non bastano"
PALERMO - Sono arrivati ieri sera al molo Puntone di Palermo a bordo della nave Diciotti della Guardia costiera, oltre mille migranti salvati nel Canale di Sicilia: 824 uomini, 165 donne, 11 minori accompagnati e 40 i minori stranieri non accompagnati. Uomini, giovanissimi dai volti molto stanchi e denutriti. E donne, alcune con bimbi molto piccoli a seguito. Molti di loro avevano difficoltà a camminare per problemi ai piedi e accusavano dolori muscolari in tutto il corpo. Provengono da Nigeria, Bangladesh, Mali e altri paesi dell'Africa sub-sahariana. Tranne alcuni casi di ipotermia, disidratazione e problemi dermatologici, le loro condizioni di salute sono complessivamente buone. Un migrante è stato assistito direttamente al porto per uno scompenso diabetico e una donna, al nono mese di gravidanza e con una piccola di 11 mesi al seguito, è stata accompagnata all'ospedale Buccheri La Ferla.
Ad accoglierli con tutte le operazioni di sbarco, coordinate dalla prefettura, i volontari della Caritas, la Protezione Civile, gli operatori dei servizi sociali, la Crocerossa, i medici dell'Asp, le forze dell'ordine e tutte le organizzazioni internazionali (Oim, Save The children, Unhcr).
A sbarcare ieri sera è stato un primo gruppo di 500 persone. 300 di loro sono stati trasferiti subito presso l'hotspot di Trapani mentre per gli altri 200 sono avvenute nel corso della notte le lunghe operazioni di foto-segnalamento presso la questura cittadina. Il loro trasferimento è previsto per le sedi del Lazio, Umbria, Veneto, Abruzzo e Campania. Sono rimasti invece in nave per la notte 15 minori stranieri non accompagnati, in attesa della destinazione, e gli altri 500, prevalentemente all'aperto coperti soltanto dal lenzuolo termico.
"Questa mattina alle 7, sotto la pioggia, sono riprese le operazioni di assistenza e di identificazione dei migranti - dice il padre comboniano Domenico Guarino presente al porto -. Notevolmente provati i volti dei migranti scesi dopo avere trascorso una notte in condizioni estremamente precarie sotto la pioggia. Ho visto ragazzi e ragazze dagli sguardi sofferenti ma alla fine anche sorridenti, come se si fossero lasciati alle spalle un incubo".
Tra i volontari, pronti a distribuire sorrisi e conforto ci sono anche i comboniani e i francescani. "Ci sono parecchie ragazzine nigeriane - dice una volontaria impegnata sui temi della antitratta - che si spera non finiscano mai sulla strada". "Pochissimi i sorrisi rispetto a prima; - aggiunge un'altra volontaria - molto probabilmente perché già sanno che, oltre alla prima accoglienza che offre l'Italia, per la tanto desiderata Europa le porte sono sempre più sbarrate".
Le situazioni più delicate risultano, sempre essere quelle dei minori stranieri non accompagnati per i quali i posti nell'Isola sono sempre più pochi. Sul tema si è espresso il presidente della consulta delle culture Adham Daraswa. Intanto 14 minori stranieri non accompagnati dei 153 giunti in città la settimana scorsa verranno trasferiti a Bologna. La Caritas accoglierà 30 minori nel centro di Ciminna (Pa). "Il comune si è messo a disposizione per supplire ad una situazione di carenza che non riguarda soltanto Palermo, - sottolinea con forza Adham Daraswa - perché la questione dei minori stranieri non accompagnati è nazionale. Il nostro Paese non si può permettere che dei ragazzini minorenni girino soli per le strade. Certamente però i numeri hanno il loro effetto, perché i posti sono sempre pochi e non possiamo supplire a quello che deve essere lo sforzo e l'impegno di tutta l'Italia. Ci auguriamo presto, come aveva anticipato il prefetto Morcone con il piano di ricollocamento, che la distribuzione degli stessi avvenga anche per le altre regioni italiane. Desideriamo fortemente che l'accoglienza non diventi un parcheggio temporaneo ma si passi alla seconda accoglienza in grado di seguire il loro percorso educativo di crescita. Non basta un posto per dormire e per mangiare ma servono realtà in grado di assisterli sul piano dei diritti. La problematica è tutta aperta e da soli non si può andare da nessuna parte". "Per quanto riguarda gli adulti tutta l'Italia sta facendo la sua parte davanti ad un'Europa che è ormai sepolta sotto le sue macerie - aggiunge il presidente della consulta -. L'Europa non esiste più perché ha ripudiato la sua umanità, morendo sulla frontiera di Ventimiglia, del Brennero e su tutti i muri che sono stati costruiti e che si continuano ad alzare".
"Una parte dei minori stranieri, circa 25 - afferma il sindaco Leoluca Orlando - li possiamo accogliere nelle strutture della nostra area metropolitana per gli altri vedremo il da farsi, auspicando che si metta in atto quanto anticipato dal ministero per il piano di distribuzione nazionale. Devo dire, che come sempre, tutte le forze presenti a vario livello al porto, continuano a dare prove straordinarie come il resto dell'Italia che prende per quote gli adulti. Naturalmente tutto questo sappiamo che non basta perché bisogna pensare al dopo la cui situazione a livello europeo è pesantissima. Nonostante tutto, l'unico messaggio che deve continuare a passare, è quello di accogliere pur sapendo che, la nostra efficienza della prima accoglienza al porto, contrasta nettamente con il dramma del prima che hanno vissuto in Libia per arrivare qui e del dopo su quello che ancora li aspetta". (set)