24 luglio 2023 ore: 11:37
Salute

Sanità, Nursing Up: “A mancare all’appello sono prima di tutto gli infermieri”

Il sindacato rilancia uno studio del Cergas secondo cui la densità medica italiana (4,1 medici per 1.000 abitanti) è una delle più alte tra i paesi Ue, mentre il rapporto infermieri per medico in Italia è ancora troppo basso rispetto ad altri paesi europei
Foto: Margherita Dametti Infermiere covid - Foto Margherita Dametti
ROMA – Oggi il sistema sanitario italiano ha bisogno soprattutto di infermieri. A dirlo è Antonio De Palma, presidente nazionale del sindacato di categoria Nursing Up. “Sono gli esperti del Cergas e di Sda Bocconi a confermare quanto da tempo, il nostro sindacato, con schiettezza e coerenza, racconta alla collettività, attraverso le proprie mirate campagna stampa – spiega De Palma -. In Italia, la delicata questione della risoluzione della carenza di professionisti della sanità, nell’ottica di una indispensabile ripartenza del nostro Ssn e in quello che, non a torto, il Ministro della Salute Schillaci, ha definito come il rilancio delle Cure Primarie, rivolgendo in particolare la propria attenzione ai malati cronici, agli anziani, ai bambini, ai soggetti più fragili, riguarda innanzitutto gli infermieri e non certo i medici. Finalmente, a differenza di quanto vogliono farci credere taluni sindacati dei medici, a parte determinati settori specifici, sotto il profilo della media generale quello dei medici non è certo un micromondo, se così possiamo definirlo, “in debito di ossigeno” per carenza di personale. Tutt’altro: il Cergas ed Sda Bocconi confermano e rilanciano i dati OCSE 2022, sostenendo che la media medico-paziente in Italia è decisamente più alta rispetto a molti Paesi europei”.
 
Secondo De Palma, “in Italia lavorano circa 244mila medici: il 44% è dipendente del Ssn, il 34% è convenzionato con il Ssn (es. Mmg), il 12% è nel privato accreditato dal Ssn. La densità medica italiana (4,1 medici per 1.000 abitanti) è una delle più alte tra i paesi Ue, significativamente maggiore di quella di Uk e Francia (rispettivamente 3 e 3,3 medici per 1.000 abitanti). Rimaniamo invece drammaticamente lontani dagli altri paesi in termini di rapporto infermieri per medico. Nel Ssn operano 1,42 infermieri per medico vs i 2.7 della Germania, 2,8 del Regno Unito, 3,3 della Francia”.
 
Gli esperti di Cergas ed Sda Bocconi vanno molto oltre questi dati e si chiedono perché, la collettività, ha allora la sensazione che in Italia, manchino i medici. “L’Italia è uno dei paesi con il tasso di anzianità più elevato d’Europa (gli over 65 sono il doppio degli under 15, ovvero il 25% della popolazione) – continua la nota di Nursing Up -, quindi prevalgono patologie croniche e fragilità, che richiedono poche e puntuali prestazioni cliniche e lunghe stagioni assistenziali, che necessitano maggiormente di infermieri e operatori socio-sanitari e meno medici. Mancando questi ultimi o non riconoscendone il ruolo, ingaggiamo impropriamente i medici”.
 
“In parole povere - continua De Palma - Cergas ed Sda Bocconi confermano quanto il nostro sindacato sostiene da tempo. Ovvero che, per ciò che riguarda le caratteristiche principali delle patologie che affliggono una popolazione che tende sempre più all’invecchiamento (diabete, cardiopatie, affezioni respiratorie), gli infermieri italiani, con la loro legittima autonomia, con le peculiarità delle proprie competenze, sono in grado di gestire quella delicata rete di assistenza ai malati, soprattutto, quando necessario, al di fuori delle realtà ospedaliere, decongestionando le strutture e lavorando naturalmente sempre di concerto con i medici di base, nell’ottica di quell’indispensabile rilancio della sanità di prossimità”. 
 
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