Oasi di benessere, al Niguarda "il giardino che cura"
ROMA - L'Ospedale Niguarda è un luogo di cura e cultura per la salute per tutti i cittadini di Milano e non solo. Qui, prendersi cura di una persona vuol dire metterle a disposizione le competenze, la professionalità, l'impegno e la passione di tutti gli operatori sanitari. Ma vuol dire anche accoglierla e accompagnarla mano nella mano in un percorso di cura a volte complesso e faticoso. Vuol dire non fermarsi alla diagnosi e alla terapia. E' quanto si legge nella nota dell'ospedale Niguarda di Milano.
Come fanno per esempio da quasi mezzo secolo nei paesi anglosassoni, dove, per migliorare la salute e il benessere dei pazienti, uniscono alle cure mediche tradizionali anche progetti alternativi. Tra questi, ci sono anche i "giardini terapeutici" costruiti per permettere ai pazienti, ai loro familiari e agli operatori sanitari, di riconnettersi positivamente con la natura e con i suoi profumi. I percorsi sensoriali dei giardini sono studiati con l'obiettivo di stimolare sensazioni positive, migliorare il benessere fisico, mentale ed emozionale, fino a favorire la riduzione del dolore e massimizzare gli effetti delle cure. La Fondazione Ospedale Niguarda, Ente del Terzo Settore, che ha come mission quella di supportare l'attività clinica, assistenziale e di ricerca dell'Ospedale Niguarda, ha deciso di sviluppare un progetto di "healing garden" , riprogettando alcuni spazi del Presidio Socio Sanitario Territoriale "Paolo Pini", affinché anche questi diventino parte delle cure.
"L'obiettivo che ci siamo posti- racconta Marco Bosio presidente della Fondazione e direttore Generale di Niguarda- è la realizzazione di tre "giardini della salute" (giardini terapeutici- sensoriali) rivolti a bambini e ragazzi con disturbi della salute mentale e disabilità psichica e a persone con malattie croniche progressive in fase avanzata ricoverate presso l'Hospice". In quest'ultimo caso, gli spazi progettati dovranno favorire la condivisione con gli altri, l'attenzione a se stessi e la meditazione, tenendo conto anche delle diverse spiritualità/religiosità, un ambiente familiare dove poter trascorre del tempo con i propri cari. Per i bambini e ai ragazzi della Neuropsichiatria dell'Infanzia e Adolescenza, invece, i giardini devono avere l'obiettivo di aiutarli a rientrare in contatto con la natura e con le proprie emozioni, in contrapposizione agli stimoli e alla fortissima influenza da parte delle nuove tecnologie, di internet e dei social media, che i giovani oggi subiscono. Stimolandoli a prendersi cura delle piante, seguendo e rispettando i tempi della natura, i ragazzi potranno aumentare la propria autostima e le abilità, migliorare la socializzazione e il confronto con gli altri.
"Si tratta di un progetto molto ambizioso, tra i primi sviluppati dalla neo Fondazione Ospedale Niguarda, nata nel 2022 proprio per sostenere e supportare l'Ospedale Niguarda di Milano in iniziative specifiche legate all'accoglienza dei pazienti, alla promozione di attività cliniche e di assistenza, al potenziamento della ricerca e della formazione", conclude Bosio.