18 novembre 2016 ore: 14:41
Immigrazione

Oltre 400 mila campani risiedono all'estero: l'8,1% della popolazione

Su una popolazione di quasi 5 milioni e 900 mila residenti, risultano iscritti all'Anagrafe degli Italiani Residenti all'Estero (A.I.R.E.), istituita con legge 27 ottobre 1988, ben 475.629 cittadini campani, circa 8,1 della popolazione della regione
Italiani emigrano all'estero. Persone in penombra con valige

Roma - Su una popolazione di quasi 5 milioni e 900 mila residenti, risultano iscritti all'Anagrafe degli Italiani Residenti all'Estero (A.I.R.E.), istituita con legge 27 ottobre 1988, ben 475.629 cittadini campani, circa 8,1 della popolazione della Regione. E' questo il dato macro presente nel dettagliato "Rapporto Italiani nel Mondo" edizione 2016, della Fondazione Migrantes presentato, questa mattina, nella sede del Consiglio Regionale della Campania.

Scendendo nel dettaglio, spiega Delfina Licata, curatrice del rapporto, "oltre 400 mila persone sono presenti all'estero e sono originarie della regione Campania". La graduatoria dei Paesi di destinazione, dati al primo gennaio 2016, vede al primo posto la Germania - 82.484 residenti campani -, seguita a ruota da Svizzera e Argentina. Nel Paese sudamericano i residenti e iscritti all'Anagrafe provenienti dalla Campania sono ben 58.554, con una incidenza sul totale pari al 12,3%. Tra i primi 25 Paesi di destinazione non mancano gli Usa, il Regno Unito, il Venezuela, ma anche l'Uruguay, il Brasile e il Sudafrica. Se si guarda ai comuni di origine e' Napoli a dominare la classifica dei cittadini iscritti all'Anagrafe degli Italiani Residenti all'Estero, 42.983. Decisamente piu' bassi i dati inerenti Salerno, 5.232. A seguire c'e' tutta una serie di piccoli comuni e cittadine della regione, da Padula a Teggiano, da Maddaloni a Lioni e ancora Nusco, Sarno, Sorrento, Ariano Irpino, Castellabate.

DIREGIOVANI) Napoli, 18 nov. - I continenti interessati dal flusso di migranti sono praticamente tutti. A primeggiare nelle scelte l'Europa. A chiudere la classifica per area continentale la lontana Oceania dove vi risiedono oltre 14 mila cittadini campani. Sempre su base continentale, spulciando i dati, si puo' notare che le donne delle regione ormai all'estero sono 226.548 e, la loro incidenza sul dato totale, e' del 47.6 per cento.

"Sono dati che conosciamo" e riflettono una "massa di emigrazione enorme sia quella 'antica' sia quella piu' recente" fatta di molti giovani che si spostano per lavoro, ha sottolineato Rosa D'Amelio, Presidente del Consiglio Regionale della Campania, a margine della presentazione del rapporto Migrantes. "Tutti - prosegue - sono una straordinaria risorsa per la Campania e per il nostro Paese. Lo sono perche' hanno portato in tante parti del mondo la conoscenza delle nostre eccellenze. In Paesi dove ora e' possibile, proprio, esportare queste eccellenze. A partire dalla moda e fino all'enogastronomia". Lo scambio e' pero' reciproco. La Campania, spiega ancora D'Amelio, "puo' 'importare' turismo. Un turismo di qualita' che faccia riscoprire anche i territori interni oltre a quelli che gia' attraggono perche' molto conosciuti. Se facciamo un progetto serio possiamo fare in modo che ci sia un indotto turistico di sviluppo anche in quei territori interni per ricostruire la propria storia, la propria cultura e la propria identita'". C'e' un grande lavoro da fare, ribadisce il Presidente.

Un grande lavoro in grado di coinvolgere "milioni di cittadini campani residenti all'estero se si fa riferimento alle diverse generazioni che si sono succedute. Io ho preparato, in accordo con l'assessore alla Politiche sociali, una nuova legge, perche' qui in Campania c'e' una legge che risale all'87, proprio su questi punti affinche' i nostri concittadini all'estero possano essere un volano di sviluppo e una rete che continua anche sul terreno della contaminazione delle culture. Oggi piu' che mai abbiamo bisogno del contaminare positivo". D'Amelio lancia, infine, anche l'idea di una rete di imprenditori campani che si sono realizzati nel mondo affinche' "anche loro possano essere un indotto molto importante per valorizzare le tante cose che qui abbiamo. Dai beni culturali alle produzioni di eccellenze".

(DIRE)

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