2 aprile 2024 ore: 16:01
Non profit

Operatori del World Central Kitchen uccisi a Gaza. Aoi: “Aiuto umanitario nel mirino”

La rete delle ong italiane esprime solidarietà per “l’atroce e colpevole uccisone di sette colleghe e colleghi colpiti dall'esercito israeliano mentre lasciavano il magazzino di Deir al-Balah”. Unicef: “Operatori devono essere sempre protetti”
© Aoi Valico di Rafah. Vista da finestrino - Foto Aoi
ROMA - Morti nella Striscia di Gaza dopo aver scaricato più di 100 tonnellate di aiuti giunti via mare. La rete delle ong italiane Aoi esprime solidarietà, ma anche rabbia, per la tragica morte dei sette operatori del World Central Kitchen, uccisi nella serata di ieri da un raid israeliano. “La Corte Internazionale di Giustizia, nelle sue recenti prescrizioni al Governo di Israele, ha ricordato che l'utilizzo della fame come arma di guerra e insieme ogni attacco a civili protetti dal diritto umanitario  rappresentano una potenziale violazione della convenzione sul genocidio. Questo tragico episodio non solo è una dolorosissima e devastante perdita per le famiglie delle vittime e le comunità cui portavano aiuti, alle quali le organizzazioni di Aoi sono vicine, ma è insieme un attacco diretto alla solidarietà internazionale e ai principi fondamentali del diritto umanitario internazionale - scrivono le ong in una nota -. In base alle Convenzioni di Ginevra e altre collegate, chi opera nelle organizzazioni dell’aiuto umanitario deve essere rispettato e protetto in ogni circostanza, garantendo così la possibilità di svolgere il proprio lavoro senza ostacoli”. 

“L’aiuto umanitario è sotto mira delle armi. A Gaza ormai non c’è più il rispetto delle basilari Convenzioni internazionali. La comunità mondiale si esprima, condannando senza riserve questi atti ingiustificati di violenza e attivi misure volte innanzitutto a stabilire la veridicità dei fatti e a garantire che gli operatori e le operatrici civili possano svolgere il loro importante lavoro in condizioni di effettiva sicurezza a Gaza oggi e in ogni parte del mondo” commenta Silvia Stilli, Presidente di Aoi.

La Rete esorta ancora una volta il Governo italiano a far sentire la propria voce di condanna dell'operato israeliano in tutte le sedi opportune, intraprendendo le azioni diplomatiche necessarie a porre fine a questo massacro.“Continueremo a onorare l’impegno delle colleghe e dei colleghi uccisi ieri e lavoreremo senza sosta perché il loro sacrificio in nome della solidarietà non sia stato vano” conclude Stilli.

Anche Unicef chiede protezione. “Tutti noi siamo sconvolti dall'uccisione di un team di World Central Kitchen che lavorava per portare cibo a bambini e famiglie affamate a Gaza. I nostri pensieri sono rivolti alle loro famiglie e ai loro colleghi. Le vite degli operatori umanitari e delle persone che assistono DEVONO essere sempre protette!” ha scritto sul suo  profilo X la direttrice generale dell’Unicef Catherine Russell.


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