Operatori del World Central Kitchen uccisi a Gaza. Aoi: “Aiuto umanitario nel mirino”
“L’aiuto umanitario è sotto mira delle armi. A Gaza ormai non c’è più il rispetto delle basilari Convenzioni internazionali. La comunità mondiale si esprima, condannando senza riserve questi atti ingiustificati di violenza e attivi misure volte innanzitutto a stabilire la veridicità dei fatti e a garantire che gli operatori e le operatrici civili possano svolgere il loro importante lavoro in condizioni di effettiva sicurezza a Gaza oggi e in ogni parte del mondo” commenta Silvia Stilli, Presidente di Aoi.
La Rete esorta ancora una volta il Governo italiano a far sentire la propria voce di condanna dell'operato israeliano in tutte le sedi opportune, intraprendendo le azioni diplomatiche necessarie a porre fine a questo massacro.“Continueremo a onorare l’impegno delle colleghe e dei colleghi uccisi ieri e lavoreremo senza sosta perché il loro sacrificio in nome della solidarietà non sia stato vano” conclude Stilli.
Anche Unicef chiede protezione. “Tutti noi siamo sconvolti dall'uccisione di un team di World Central Kitchen che lavorava per portare cibo a bambini e famiglie affamate a Gaza. I nostri pensieri sono rivolti alle loro famiglie e ai loro colleghi. Le vite degli operatori umanitari e delle persone che assistono DEVONO essere sempre protette!” ha scritto sul suo profilo X la direttrice generale dell’Unicef Catherine Russell.