25 aprile 2017 ore: 09:04
Immigrazione

Operatori e rifugiati insieme al laboratorio di fotografia narrativa

Si chiama “Integr-Azione”, usa la tecnica del “Photovoice” ed è rivolto a operatori dell’accoglienza, richiedenti asilo, rifugiati e cittadini (critici o favorevoli al sistema di accoglienza). Lo promuove Lai-momo nell’ambito di Bologna Cares! con il collettivo di fotografi Awakening. Iscrizioni entro il 26 aprile

BOLOGNA – Si chiama “Photovoice” ed è una tecnica che combina la fotografia con la ricerca e l’azione partecipata. È quella che sarà utilizzata nel progetto “Integr-Azione”, laboratorio gratuito di fotografia narrativa e partecipativa promosso dalla cooperativa sociale Lai-momo all’interno di Bologna Cares! in collaborazione con il collettivo di fotografi Awakening e rivolto a operatori dell’accoglienza, richiedenti asilo, rifugiati, cittadini. “La fotografia è uno strumento piuttosto flessibile che attraversa le barriere culturali e linguistiche, la sua forza risiede nel duplice ruolo di forma d’arte e documentazione dei fatti – scrivono i promotori – Il fenomeno delle migrazioni è stato trattato massivamente negli ultimi anni e sono stati molti i professionisti che si sono impegnati nel descrivere e far conoscere al meglio l’epopea delle persone costrette a cercare riparo in un altro Paese: uno degli aspetti poco trattati è il rapporto tra queste persone, gli operatori dell’accoglienza e la cittadinanza”. Attraverso “Integr-Azione” coloro che, solitamente, sono soggetti delle fotografie diventeranno i fotografi e racconteranno le loro storie attraverso una tecnica di fotografia partecipativa e metodi di narrazione digitale. C’è tempo fino al 26 aprile per iscriversi.

Ideato e messo in pratica da uno dei membri del collettivo Awakening in collaborazione con l’Università di Padova, il metodo “Photovoice” permette alle persone coinvolte di riflettere sulla tematica analizzando fattori positivi e negativi della situazione nel loro contesto per poi realizzare le fotografie che discuteranno in gruppo al fine di selezionarle per presentarle alle istituzioni e alla comunità insieme a proposte di cambiamento. Nel progetto “Integr-Azione”, il “Photovoice” darà la possibilità a 4 gruppi (da 4 a 8 partecipanti) di persone (operatori, richiedenti asilo, rifugiati, cittadini) di partecipare: dopo una breve formazione iniziale da parte di esperti di fotografia e lavoro sociale, i partecipanti avranno il compito di scattare immagini rappresentative del loro punto di vista sul fenomeno migratorio e sull’integrazione nella vita di tutti i giorni.

Il primo incontro si terrà il 27 aprile (per illustrare il progetto), nei successivi 2 incontri verrà spiegata la tecnica “Photovoice” (tecnica fotografica di base, sviluppo della narrazione fotografica) e poi ci saranno altri 6 appuntamenti per la restituzione delle immagini, discussione e selezione finale. Al termine del laboratorio saranno selezionate 40 fotografie che andranno a costituire una mostra che inaugurerà in occasione della Giornata mondiale del rifugiato del 20 giugno. (lp)

 

 

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