21 ottobre 2013 ore: 16:19
Salute

Opg: Cecconi: ''Mille posti in Italia sono troppi, ne basterebbero 300''

Il promotore di Stop Opg è intervenuto a un incontro sul superamento degli Ospedali psichiatrici giudiziari che si è tenuto a Modena durante Màt, la settimana della salute mentale. “Le nuove strutture siano realtà eccezionali per i casi più difficili”
Franco Guardascione Internauti - Opg 10

Opg Barcellona Pozzo di Gotto, anno 2011

MODENA – “Mille posti in tutta Italia sono un numero esagerato di posti letto, si rischia di aprire dei mini-opg. In Italia ne basterebbero due o trecento”. Stefano Cecconi, tra i promotori del comitato Stop Opg, è intervenuto a Màt, la settimana della salute mentale di Modena, in un incontro dal titolo “Verso la chiusura degli Opg: a che punto siamo”, a cui hanno partecipato anche Peppe Dell’Acqua, psichiatra ed ex direttore del Dipartimento di salute mentale di Trieste, e Angelo Fioritti, direttore del Dipartimento di salute mentale di Bologna.

 

Ad aprire i lavori dell’incontro al Màt un video, “La favola del serpente”, della finlandese Pirkko Peltonen: un documentario sull’ospedale psichiatrico di Gorizia, guidato nel ‘68 da Franco Basaglia. Il video è stato il punto di partenza per parlare degli ospedali psichiatrici giudiziari, partendo dalla scena in cui gli utenti, attraverso una votazione, decidono se in cambio di prestarsi alla riprese devono ricevere dei soldi o il video stesso. “L’origine sta nel diritto che queste persone devono avere – ha affermato Dell’Acqua – poichè, come dice Foucault, lo Stato si deve occupare del cittadino per quello che fa e non per quello che è. Negli ospedali psichiatrici gli internati sono accumunati non tanto dalla malattia ma dalla presunta pericolosità sociale e per questo tendono a essere isolati. È pur vero – ha concluso – che chi commette un reato deve essere punito, bisogna capire come”.

 

“Gli Opg – ha detto Fioritti – tendono ad avere il peggio degli ospedali e delle carceri. È come scontare due volte la pena”. Ferma la posizione di Cecconi: “Miriamo al superamento degli Opg e le nuove strutture devono essere realtà eccezionali per i casi più difficili, viceversa si rischia di essere l'unica risposta possibile ai dipartimenti di salute mentale regionali, diventando nuovi mini-opg o nuovi-vecchi maniconi.”. In Emilia Romagna, al posto dell’Opg di Reggio Emilia sta sorgendo, infatti, una Rems (Residenze per l’esecuzione della misura di sicurezza sanitaria) di 3.800 metri quadri composta da 20 stanze destinate agli uomini, 10 alle donne e 10 ad alta intensità, (destinate ad accogliere chi ha appena commesso un reato) oltre a spazi comuni, per una quarantina di posti in totale. (irene leonardi)

 

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