Pace, 80 sindaci da tutto il mondo riuniti a Firenze
FIRENZE – Ha preso il via stamattina in Palazo Vecchio a Firenze ‘Unity in the diversity’, l’il grande evento internazionale voluto dal Comune di Firenze che sta riunendo nel capoluogo toscano ottanta sindaci da tutto il mondo: dal sindaco di Kobane a quello di Baghdad, da quello di Istanbul a quello di Mogadiscio, da quello di Herat a quello di Juba. Tanti sindaci prvenienti dalle aree di guerra, proprio sulle tracce grande convegno per la pace voluto a Firenze nel 1955 dal «sindaco santo» Giorgio La Pira. “L’arma più potente che abbiamo contro la guerra è la cultura: e le città, in quanto testimonianze viventi di cultura non possono che agire da protagoniste in questa battaglia”. Così ha aperto i lavori il sindaco di Firenze Dario Nardella.
“I beni culturali delle nostre città sono simboli – ha aggiunto il sindaco - chi li colpisce vuole spaventare l’opinione pubblica mondiale e cancellare l’identità di un popolo. Questi atti sono comparabili a crimini contro l’umanità. Lo scopo di questo incontro internazionale è anche quello di condividere, come sindaci, un’iniziativa forte e corale per proteggere e accrescere il patrimonio culturale, affermando la cultura come strumento di pace, e rivolgendoci in questo alle organizzazioni internazionali e ai governi degli Stati”.
Nell’occasione del convegno internazionale, è stato istituito un premio intitolato a La Pira, riconoscimento che verrà poi attribuito ogni anno. A consegnare l’onorificenza sarà il presidente della Fondazione La Pira, ed ex primo cittadino di Firenze, Mario Primicerio.