Palermo, entro l’anno un nuovo organismo per i diritti delle persone con disabilità
PALERMO - Il nuovo organismo territoriale per i diritti delle persone con disabilità potrebbe diventare un modello di intervento a tutela dei disabili e dei familiari nella prospettiva di favorire il collegamento istituzionale trasversale con tutti gli assessorati. E' questo il principale obiettivo di questo organismo comunale che dovrebbe nascere entro l'anno per cui è nato ufficialmente, lo scorso 21 luglio, un gruppo di lavoro. Il comitato promotore, composto da 40 rappresentanti di pubblico e privato sociale, si impegnerà, infatti, in questi mesi ad elaborare un documento operativo per la riorganizzazione dei servizi per i disabili - da approvare entro il 31 dicembre di quest’anno - che si organizzerà in sei sottogruppi di lavoro distinti in: “presa in carico della persona con disabilità”, “tempi di vita”, “accesso al lavoro”, “mobilità”, “accoglienza ed accessibilità” e “regolamento e modalità operative”. L’organismo in qualità di gruppo di lavoro - istituito con determinazione sindacale n. 82 del 5 luglio scorso - è formato da 40 rappresentanti di enti e associazioni che hanno dato la propria disponibilità a fare da trait d’union tra l'amministrazione comunale e le persone con disabilità, attraverso un lavoro di rete di tutti gli enti e i soggetti coinvolti.
“Compito principale dell’organismo –sottolinea l'assessore alla cittadinanza solidale Giuseppe Mattina – è quello di raccogliere le istanze dei cittadini disabili e delle loro famiglie per porre in essere ogni azione volta a favorire l'accessibilità e ad evitare ogni forma di discriminazione. Si tratta di un notevole passo avanti per ottimizzare e migliorare i servizi rivolti alle persone con disabilità, partendo dai bisogni reali, per la concreta attuazione di politiche di inclusione sociale e per la realizzazione di una città per tutte e tutti”. Per esempio ci si muoverà affinchè dal punto di vista urbanistico ci sia un'attenzione ai diritti delle persone con disabilità con l'abbattimento delle barriere architettoniche e l'adeguamento delle nove costruzioni. In tema di mobilità si prevede invece l'acquisto di nuovi auto-bus pienamente accessibili.
“La struttura che nascerà - continua l'assessore Mattina - dipenderà direttamente dall'ufficio di gabinetto del sindaco in modo da ottimizzare tutti i servizi per le persone disabili e al tempo stesso da adeguare tutti gli strumenti che il comune ha in atto per garantire diritti e servizi in maniera più precisa e più attenta. Il gruppo di lavoro è attualmente aperto ed è pronto ad accogliere altri contributi. Sarà un percorso, sviluppato in chiave partecipativa e democratica, finalizzato a garantire sempre di più la normalità di tutti gli spazi di vita delle persone con disabilità in una prospettiva ampia che va al di là dell'assistenza e della cura. La persona, in questo modo, deve essere messa al centro in tutti gli ambiti di vita”.
L'assessore parla anche del nuovo piano socio-sanitario approvato la settimana scorsa dalla regione. “Il mio apprezzamento va agli assessori Mangano e Gucciardi che dopo tanto tempo di attesa hanno completato e firmato questo piano - sottolinea ancora Giuseppe Mattina -. L'applicazione del piano eviterà di lavorare in maniera frammentata per singoli pezzi o per competenze con gli inevitabili scollamenti tra una realtà e l'altra. Soltanto lavorando insieme, integrando gli aspetti sociali e sanitari, si potrà, infatti, puntare al benessere complessivo della persona. I miei auspici sono che questo piano diventi al più presto concretamente operativo in tutte le sue parti che vanno dall'accreditamento alla presa in carico ed ai progetti individuali di vita. Auspichiamo pure che le risorse necessarie siano immediatamente messe a disposizione nei rispettivi distretti socio-sanitari - aggiunge infine -. Le risorse ci sono ma si tratta di riuscire a trovare, in alcuni casi, le giuste modalità di spesa trasparenti ma anche efficaci nel raggiungimento di buoni risultati. Occorre quindi adesso velocizzare, recuperando il tempo perduto. Sulla salute mentale, per esempio, anche se le risorse devono essere integrate, già in parte il distretto socio-sanitario e l'Asp 6 stanno già attuando il piano con una certa metodologia di lavoro. Non partiamo da zero, quindi, però bisogna fare in modo che tutte le cose funzionino”. (set)