Palermo, il Centro Arcobaleno 3P della Guadagna cerca volontari
PALERMO - Togliere i bambini e gli adolescenti dai pericoli della strada e della malavita organizzata è lo sforzo di ogni giorno del Centro Arcobaleno 3P nel popolare quartiere Guadagna di Palermo. Al centro, fondato nel 2011 dalla suora e assistente sociale missionaria Anna Alonzo, mancano volontari che si possano dedicare ai più piccoli sia in attività di doposcuola che in altre attività ricreative dedicate agli adolescenti. Nella realtà, tra gioco a calcio, studio ed altre attività si risponde al bisogno di quasi 200 minori. La maggior parte di loro ha situazioni molto precarie e, a volte, legate a familiari in carcere. Al centro ci sono anche quattro persone detenute in convenzione con l'Uepe. Il tasso di dispersione e abbandono scolastico è tra i più alti della città. Tra i 16 laboratori che si sono portati avanti ci sono quello di informatica, di ginnastica dolce, decupage, teatro, musica e sartoria sociale con le donne nigeriane. Inoltre, da poco si è attivato un ambulatorio medico gratuito. Quattro ragazzi, grazie al laboratorio di musica dell'associazione "Teatro dei ragazzi", guidato da Pia Tramontana, quest'anno si prepareranno per l'esame di ingresso al conservatorio di Palermo.
L'edificio, nei piani superiori, ospita anche 8 persone senza dimora e una famiglia di 7 persone di origine Rom. In passato, erano state accolte, su richiesta del comune, 5 famiglie Rom dopo la chiusura del campo della Favorita. Mentre quattro famiglie hanno trovato una casa, a rimanere in attesa di una sistemazione, è solo un nucleo familiare con cinque figli.
"In un quartiere in cui manca tutto, il nostro servizio è fondamentale - dice Anna Alonzo -. Dopo la pandemia, il numero dei volontari si è drasticamente ridotto. A ciò, aggiungo che, dopo il mio ritorno dall'Argentina - dove sono stata in missione per alcuni mesi -, la situazione è peggiorata ancora di più. Le persone di Guadagna crescono se vengono accompagnate da tutti coloro che, con amore e generosità, scelgono di dedicarsi a loro. Speriamo che arrivino nuovi volontari perché i più piccoli hanno bisogno di essere aiutati nei compiti. Ci manca, per il momento, chi gestisce il laboratorio di informatica. Confidiamo anche nel sostegno dei benefattori per affrontare diverse spese come luce e altre bollette. Aspettiamo anche che qualcuno ci venga a sistemare le porte di calcio del campetto. Giocare a calcio per i nostri bambini e ragazzini è molto importante perché li distoglie da ben altro. I nostri giovani, in queste settimane, stanno partecipando al campionato cittadino di 'Calciando in rete'. La squadra ‘Real Guadagna’ sta andando bene".
"Dal comune aspettiamo 18 mila euro che sono ancora bloccati per un problema di regolarizzazione della documentazione - aggiunge Anna Alonzo -. Nonostante questo, continuiamo ad andare avanti grazie a tante persone che ci aiutano in maniera provvidenziale".