27 gennaio 2020 ore: 14:51
Società

Palermo, nasce la Casa comunale dei diritti

Si attiveranno diversi sportelli sociali: il primo inaugurato questa mattina è quello di orientamento al lavoro. Seguirà quello contro le discriminazioni. La responsabile Laura Nocilla: “Un luogo di comunità vera”
la casa dei diritti di palermo

PALERMO - Una Casa comunale dei diritti aperta a tutti, come luogo simbolico per favorire e promuovere la cultura dell'accoglienza, la tutela dei diritti umani e la promozione delle azioni contro le discriminazioni di ogni natura. Tra le attività: lo sportello di orientamento a favore di persone di origine straniera per agevolare i percorsi di integrazione sociale. La Casa dei Diritti come unità organizzativa, pur avendo iniziato nel giugno del 2018 la sua attività nell'accompagnamento alla fuoriuscita dal campo delle famiglie rom, da oggi ha una sua sede ufficiale nel pieno centro cittadino di viale della Libertà a Palermo. Dentro la Casa, aperta dal lunedì al venerdì ci sono cinque operatori: un'esperta dell'area socio-assistenziale, due istruttori del segretariato sociale e due assistenti sociali.

Si attiveranno, inoltre, diversi sportelli sociali. Il primo inaugurato questa mattina è quello di orientamento al lavoro del progetto In Gioco. Quest'ultimo è un intervento coordinato da SEND e sostenuto da Fondazione Con il Sud insieme ad altri partner (associazione Donne di Benin City, Libera Palermo, associazione senegalese della Sicilia occidentale, Cesie, Ciai, comune Fablab Aps, Per esempio onlus) con l’obiettivo di innovare i servizi per il lavoro dedicati ai migranti e favorire il loro inserimento lavorativo. Karidja, Harouna, Moussa, Ousman sono i quattro orientatori peer to peer che gestiscono lo sportello di orientamento in numerosi luoghi della città, tra cui la Casa dei Diritti, offrendo informazioni utili a cercare un impiego, intraprendere percorsi professionalizzanti o saperne di più sul mondo del lavoro in Italia. La prossima settimana nascerà anche lo sportello anti-discriminazioni sul lavoro dell'Osservatorio contro le discriminazioni razziali Noureddine; si tratta, in questo caso, di un luogo di accompagnamento e di sostegno per tutti i cittadini in stato di vulnerabilità sociale che sono stati e potrebbero essere vittime di discriminazioni razziali. Un altro sportello ancora sarà quello di Welcome Refugee

"L'intenzione è quella di impegnarci per restituire alla città un luogo di comunità vera - sottolinea la responsabile dell'unità operativa Laura Nocilla -. Siamo nati inizialmente senza sede, nel giugno del 2018. Il nostro primo grosso impegno è stato l'accompagnamento all'autonomia delle famiglie rom dopo la chiusura del campo della Favorita. In quel caso abbiamo fatto un delicatissimo lavoro di mediazione all'accompagnamento sociale. Attualmente in questa complessa fase di transizione continuiamo a seguire dieci nuclei familiari". "Nella Casa dei Diritti abbiamo fatto subito questo lavoro di segretariato sociale per l'accesso ai servizi perché ci vuole un'attenzione concreta e specifica anche in termini giuridici ad ogni persona che è diversa per storia e per cultura. In questo primo momento il nostro focus specifico si concentra sulle persone straniere ma naturalmente si estende anche a tutte le altre persone italiane e non che hanno uno stato di fragilità sociale di vario tipo. Vorremmo anche provare a costruire un ribaltamento della prospettiva e cioè nel senso che la persona straniera se, opportunamente orientata e valorizzata, diventare risorsa per tutta la società. La Casa dei Diritti nella prospettiva di riuscire a dare maggiori risposte proficue a chi ha bisogno e, quindi per ampliare il suo raggio di azione, intende fare un lavoro di cooperazione e di rete con molte realtà associative del privato sociale. E' una strada significativa considerando che, nell'analisi dei diversi temi sociali, occorre anche chi abbia maturato nel tempo delle competenze specifiche dentro il territorio. Avvieremo anche per esempio una collaborazione con coloro che si occupano delle problematiche Lgbt. Proveremo insomma ad attivarci per la promozione dell'accesso ai servizi a tutti in un'ottica che sia sempre più plurale e rispettosa di tutti".

“Siamo grati al Comune di Palermo e al tempo stesso orgogliosi che lo sportello di orientamento In Gioco sia accolto nella Casa dei diritti, simbolo della volontà politica cittadina di adottare politiche plurali e attente alle differenze - afferma la coordinatrice del progetto In Gioco Loriana Cavaleri -. In un solo mese di attività, da novembre a oggi, lo sportello di In Gioco ha ospitato circa 80 utenti, a riprova della necessità di un servizio che andasse incontro alle esigenze di chi, lontano dal proprio paese, vuole costruire in autonomia il proprio futuro. Non è un caso che questa pratica nasca proprio a Palermo, città che vive la diversità come risorsa e che promuove la visione di una comunità inclusiva e multiculturale”. (set)

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