Palermo, pannelli artistici per il reparto psichiatrico dell’ospedale Villa Sofia
Il reparto di psichiatria dell'ospedale Villa Sofia di Palermo
PALERMO - Pitture mediterranee dai colori forti arricchiscono le pareti del reparto psichiatrico dell'ospedale Villa Sofia. Si tratta del progetto realizzato tra il liceo artistico Catalano e l'associazione onlus StupendaMente. A decorare con dei pannelli artistici i muri del reparto psichiatrico che accoglie 12 persone sono stati, infatti, 80 giovani di quattro classi del liceo.
L'associazione onlus StupendaMente nasce nel maggio 2007 con l'obiettivo di favorire la diffusione delle conoscenza relative al campo della psichiatria, promuovendo eventi scientifici, culturali, civili, sociali e attraverso l'attivazione di momenti formativi, l'aggiornamento e la riqualificazione professionale.
"Abbiamo voluto mettere insieme le opere dei ragazzi, l'impegno sociale dell'associazione e la struttura ospedaliera - ha detto Grazia Pernice, insegnante e operatrice dell'associazione StupendaMente -. Per noi è molto importante riuscire a fare un lavoro di sensibilizzazione culturale con le nuove generazioni. Purtroppo, i reparti psichiatrici sono sempre quelli che la società cerca di non vedere e non pensare; si fa spesso finta di non sapere come se questi non esistessero e come se il problema fosse sempre molto lontano da noi. Cominciamo a spiegare, invece, ai giovani che dal malessere psicologico si può passare a tanto altro. Si cerca di fare comprendere anche che, se c'è la prevenzione, forse si riesce a vivere e a considerare la malattia mentale in modo diverso. L'obiettivo più alto è quello di riuscire a sdoganare lo stigma forte che è il disagio e la malattia psichiatrica".
"Per i nostri ragazzi, appena usciti dalla pandemia, ricominciare a lavorare con la tecnica pittorica è stato importante - aggiunge Rosalia La Grutta, la docente che ha seguito i giovani -. Gli studenti sono stati preparati e sensibilizzati da alcune lezioni sulla psichiatria che hanno fatto gli operatori dell'associazione StupendaMente. I giovani sono stati entusiasti di mettersi all'opera. Il filo conduttore verso cui si sono orientati è stato il mare sia come paesaggi che come fauna e vegetazione. C'è ancora da realizzare il soffitto del refettorio dove verrà dipinto un cielo con i colori che vanno dall'alba al tramonto". "Hanno lavorato alla realizzazione dei pannelli - sottolinea Rosalia Marturana, dirigente scolastica del liceo artistico Catalano - i giovani dell'indirizzo di scenografia. L'idea di base è quella di unire l'arte con l'esigenza sociale nell'ambito dei percorsi per le competenze trasversali e l'orientamento".
E' la prima volta che delle opere artistiche entrano a Palermo dentro un reparto psichiatrico di un ospedale.
"Lo scopo è creare un ambiente bello e rilassante per i pazienti psichiatrici, consci che la cura dello spazio è anche la cura della mente - spiega lo psichiatra Marcello Alessandra, responsabile del Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura dell'Asp ospitato nei locali dell'Ospedale di Villa Sofia e presidente dell'associazione onlus StupendaMente -. Ci si muove, in questo modo sulla scia di Franco Basaglia 'abbattendo' i 'muri' per abbattere le diversità. Ce l'abbiamo fatta, nonostante sia stato difficilissimo e complicatissimo portare avanti questo progetto a causa della forte burocrazia che esiste. Siamo convinti che curare gli spazi sia la prima cosa che debba essere valorizzata per il paziente che viene ricoverato per un periodo medio o più lungo. C'è nella parete anche una bellissima poesia di Mariangela Gualtieri che credo racconti bene la diversità e il bisogno di uguaglianza. L'arte è emozione allo stato puro; riuscire a portarla in un reparto di psichiatria credo che sia tra le cose più belle che si possano fare. La psichiatria è una realtà forte che esiste e può essere raccontata in tanti modi diversi. Abbiamo il dovere di provare a raccontarla in maniera bella e utile soprattutto per informare bene gli altri. Dobbiamo sfatare ancora tanti stereotipi forti sulla persona che ha un disagio o malattia psichiatrica. Oggi la parola 'pazzo' viene data molto facilmente - soprattutto in caso di fatti di cronaca - in maniera dispregiativa. I nostri pazienti sono persone e vogliono essere considerate tali. E' triste pensare che in quanto paziente psichiatrico, la persona venga in molti casi etichettata e messa ai margini. Anche i luoghi di cura della psichiatria sono luoghi marginali; a volte è offensivo vedere i luoghi dove facciamo alcune visite e ricoveriamo i nostri pazienti che molto spesso non accettano tutto questo".
"Entrare adesso nel reparto è davvero un colpo d'occhio straordinario perché i pannelli sono fatti molto bene - ha sottolineato infine Maurizio Montalbano, direttore del Dipartimento salute mentale dipendenze patologiche, neuropsichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza dell'Asp e primario del Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura dell'ospedale Villa Sofia -. I nostri reparti di psichiatria, chi più chi meno, spesso sono in condizioni tragiche dal punto di vista strutturale. Questo, purtroppo, perché la psichiatria è considerata quasi una 'sorella povera' della Sanità. Al di là di questo, succede che pure i reparti appena ristrutturati, considerato la tipologia del paziente che accogliamo, si degradano molto presto".