Palermo, per i giovani dello Zen arriva "Scatti"
PALERMO - Imparare ad essere creativi e nello stesso tempo responsabili e consapevoli dell'uso delle tecnologie digitali. E' questo l’obiettivo di "Scatti" (Scuola, Comunità, Attivazione, Territorio, Innovazione), progetto selezionato dall'Impresa Sociale Con i Bambini nell'ambito del Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile dedicato agli oltre 200 giovani dello Zen che frequentano la scuola Sciascia. Le attività coinvolgono oltre agli studenti anche i docenti e le famiglie.
L’iniziativa, ormai giunta al terzo anno, è nata con l’obiettivo - tra gli altri - di favorire la partecipazione di bambini, bambine e adolescenti, per poi diventare – negli ultimi 12 mesi – un vero e proprio laboratorio permanente che ha fatto da argine alla povertà educativa e all’abbandono scolastico in un territorio già tradizionalmente considerato a rischio, messo ancor più a dura prova dal Covid-19 e dalle conseguenti misure di lockdown.
"Nella prima fase del progetto stiamo puntando sulla formazione dei giovani coinvolgendo anche famiglie e docenti per quanto concerne l'uso responsabile della tecnologia digitale in relazione ai rischi che ci sono - dice Federica Guarino referente della cooperativa sociale E.D.I. onlus (Educazione ai Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza ), ente capofila del progetto nazionale -. La seconda fase è quella, invece tutta improntata a valorizzare e scoprire le tante opportunità che offrono gli strumenti digitali per farne un uso creativo. I giovani devono sentirsi attraverso le diverse attività di confronto e formazione dei protagonisti attivi in grado di fare sentire la loro voce e potere manifestare il loro pensiero attraverso le loro produzioni. La cosa molto bella sarà che queste realizzazioni digitali verranno trasmesse dai giovani autori nelle vesti di peer educators ad altri loro coetanei. In questo periodo di pandemia è ancora più forte la necessità che attraverso questi progetti possano essere offerte delle opportunità di crescita e di maggiore consapevolezza dei loro diritti. Inoltre con tutte le scuole del progetto stiamo realizzando dei documenti di tutela e di protezione dei ragazzi sia in didattica in presenza che a distanza nell'ambito della sicurezza in rete".
Luogo centrale di tutte le attività di "Scatti" è l’istituto comprensivo Sciascia, partner di progetto insieme alle associazioni del territorio Laboratorio Zen Insieme e Lievito Onlus, alla cooperativa sociale Orto Capovolto e al Comune di Palermo. Il progetto conta ad oggi il coinvolgimento di oltre duecento fra bambini e bambine, ragazzi e ragazze in diverse attività incentrate sulla partecipazione.
Tra le principali attività di promozione del protagonismo giovanile ci sono i laboratori sull’uso consapevole delle tecnologie digitali, quelli di progettazione partecipata e di advocacy, frutto della collaborazione tra la cooperativa EDI onlus, capofila del progetto, Save the Children Italia e l’associazione Zen Insieme. In particolare per l’uso consapevole delle tecnologie digitali, sono stati attivati dei laboratori che attraverso la “peer education” coinvolgono studenti e studentesse della scuola secondaria di primo grado, con l'obiettivo di aumentarne la partecipazione attiva a scuola e sul territorio.
"Il punto focale nel quartiere in cui operiamo sta soprattutto nella partecipazione dei minori ma anche degli adulti per quanto concerne docenti e famiglie - prosegue Federica Guarino - . In particolare portiamo avanti dei laboratori di progettazione partecipata basati sul confronto costruttivo e propositivo per migliorare le relazioni dentro e fuori la scuola con la comunità territoriale. Questa per loro è una opportunità per sperimentarsi concretamente nell'ambito della cittadinanza attiva. Ormai da anni conosciamo le potenzialità e la capacità della comunità dello Zen che anche se a fatica nello stesso tempo vuole uscire dal pesante stigma che ha caratterizzato il suo quartiere da sempre. A questo proposito i giovani con un laboratorio fotografico hanno provato a raccontare la quotidianità del loro quartiere, oltre gli stereotipi, da prospettive e punti di vista diversi dai luoghi comuni. Questo ci fa capire che, se i giovani, vengono adeguatamente stimolati, possono davvero dare il meglio di loro stessi. Chiaramente a conclusione del progetto si troveranno le strade per dare la giusta sostenibilità e continuità nel tempo alle attività che sono state finora portate avanti".
I laboratori di advocacy partecipata hanno permesso a ragazze e ragazzi di affrontare il lockdown in maniera resiliente. L’attività ha preso le mosse da un confronto con un gruppo di adolescenti, che hanno manifestato l'esigenza di destrutturare, attraverso l'obiettivo di una macchina fotografica, gli stereotipi che negli anni hanno finito per costituire lo stigma dello Zen. Il laboratorio, durato oltre un anno e proseguito a distanza durante il lockdown, ha alternato momenti di riflessione collettiva ad uscite sul territorio, insegnando ai ragazzi e alle ragazze a guardare con occhi diversi i luoghi della propria quotidianità, attribuendovi un valore estetico e imparando a narrarli con le immagini. I loro scatti sono stati selezionati e inseriti dall'associazione culturale Église nella rassegna ART - Art Rethiks Tansformation che si è svolta lo scorso dicembre.
"Scatti" coinvolge 27 partner tra enti locali, scuole e organizzazioni di terzo settore con ente capofila la cooperativa Sociale E.D.I. che promuove a Milano, Roma, Scalea/Praia (Calabria) e Palermo un modello di presa in carico globale di bambini e ragazzi, basato sulla responsabilizzazione, il rafforzamento e la messa in rete di tutti gli attori della comunità educante attorno alle scuole, centrato sul protagonismo di bambini e ragazzi e realizzato anche grazie al contributo positivo e consapevole delle tecnologie digitali.