3 luglio 2015 ore: 13:25
Famiglia

Papà separato accolto dalla Caritas torna in famiglia e diventa volontario

La storia di M., cinquantunenne di Palermo: dopo aver perso il lavoro, ha iniziato un percorso di accompagnamento. Ora ha trovato occupazione in una casa famiglia e si è riconciliato con la moglie. Aiuterà gli altri padri seguiti dalla Caritas. "Voglio testimoniare che, se supportati, si può risalire dal vortice della crisi"
Genitori separati: papà e figli

PALERMO – M. è stato il primo padre separato ad essere accolto nell’appartamento condiviso della Caritas di Palermo lo scorso settembre. Quando ha bussato alle porte del centro d’ascolto M., 51 anni, aveva perso il lavoro e dopo mesi di crisi con la moglie, con cui è sposato da 30 anni, era in fase di separazione. Ora lavora e da circa un mese è tornato insieme alla moglie. “Essermi ritrovato a 50 anni senza un’occupazione, dopo aver lavorato una vita intera e con le difficoltà economiche che un licenziamento ha comportato, è stato anche motivo di forte crisi familiare e coniugale - racconta -. Adesso desidero ricostruire la mia famiglia”.

M. ha iniziato un percorso di accompagnamento, che ha incluso non solo l’accoglienza all’interno della struttura ma anche un supporto psicologico e un aiuto nella ricerca di un posto di lavoro. Dopo poco più di 7 mesi, M. è riuscito finalmente a rimettere insieme, un passo per volta, i pezzi della sua vita. Ha trovato infatti un lavoro in una casa famiglia di Palermo, dove si occupa delle pulizie.

- E' stata la nascita di una nipotina a fargli ritrovare un'intesa con la moglie. “Ci siamo scoperti nonni – racconta -. La felicità per il lieto evento e l’impegno quotidiano che la piccola richiede ha riavvicinato noi e i nostri figli. Sembra che il quadro della nostra famiglia si stia finalmente ricomponendo”. Il percorso di M. all’interno della Caritas non si è concluso: ha infatti deciso di diventare un volontario per dare un sostegno agli altri padri separati, portando come esempio di speranza la sua storia. “Voglio testimoniare e far capire – conclude – che se supportati e aiutati si può risalire dal vortice della crisi e recuperare quella voglia di vivere e quella positività che i problemi e le difficoltà rischiano di farci perdere”.

“M. si è affidato – sottolinea l’assistente sociale Claudia Casella – , si è lasciato prendere per mano e condurre verso quello che era il suo principale desiderio cioè ricongiungersi con i figli e la moglie. La cosa che ci ha stupito è stata la sua forza di volontà che lo ha portato a raggiungere il risultato. Tornare ad avere un lavoro è stato un punto di partenza che lo ha motivato ridandogli nuova energia e positività. Un altro evento significativo è stata la nascita della nipotina. M. , forte di questa sua esperienza, ha ora il desiderio di rimanere volontario per sostenere chi si trova in situazioni analoghe”. “M. è stato accolto quando ancora la struttura era in fase di allestimento – sottolinea ancora padre Sergio Mattaliano -. Grazie ad un delicato lavoro di équipe e di sostegno fatto di accompagnamento personale a vario livello, dopo alcuni mesi di accoglienza, siamo riusciti a realizzare il sogno di M. che era quello di ritornare con la sua famiglia. Tutto questo per noi è una grande gioia che ci fa capire quanto siamo significativi per queste persone e ci sprona, nello stesso tempo a continuare nella nostra missione”.

La struttura della Caritas di Palermo, che prevede l’inserimento di 10 padri separati, attualmente ne ospita sei. Il progetto si avvale dei fondi dell’8 per mille e rientra nel programma "Housing first" che coinvolge 15 Caritas siciliane e punta ad offrire una risposta al disagio abitativo. 

© Riproduzione riservata Ricevi la Newsletter gratuita Home Page Scegli il tuo abbonamento Leggi le ultime news