Paralimpiadi. Ciclismo: Lorenzo Bernard, vittima civile di guerra, all’inseguimento di una medaglia
Lorenzo Bernard, atleta paralimpico e vittima civile di guerra, è pronto e motivato, la sua agenda per le Paralimpiadi di Parigi è fitta di impegni e sfide sportive. La sua pedalata ha un forte valore simbolico perché Lorenzo, classe ’97, nato a Novalesa (Torino), nel 2013 a soli 15 anni, è rimasto vittima dell’esplosione di un ordigno bellico della Seconda Guerra Mondiale: una bomba a mano scambiata per un lumino da cimitero gli ha portato via la vista rendendolo una vittima civile di guerra.
Il primo appuntamento di Bernard, sul tandem insieme alla sua guida Davide Plebaniper, è per il 29 agosto per i 4 mila inseguimento individuale presso il velodromo di Saint Quentin. Una gara su cui Bernard e Plebani puntano molto perché a marzo di quest’anno, in questa stessa specialità, hanno portato a casa un bronzo ai Mondiali di Paraciclismo di Rio de Janeiro. E poi ad aspettarli ci sono le gare dell’1 settembre con lo sprint su i 1000 metri, il 4 settembre crono su strada e il 6 gara in linea.
Il messaggio sportivo di Lorenzo - che incarna le possibilità di riscatto che possono dare lo sport e l’impegno civile che svolge attraverso l’Associazione nazionale Vittime Civili di Guerra (Anvcg) - è diretto ai giovani che vivono negli attuali scenari di conflitto nel mondo: “Penso a chi – sopratutto bambino o giovane - vive una cecità, una mutilazione, o una disabilità in contesti di guerra, dove l’assistenza, se non la sopravvivenza, è difficile. Pedalo per chi oggi non può farlo, per mostrare a tutti le conseguenze della guerra, io le porto sul mio corpo a causa di un ordigno di una guerra combattuta quando neanche ero nato”.
Lorenzo si è consacrato allo sport ottenendo grandi risultati; proprio a Parigi, nel 2020, ha stabilito il record mondiale nel pararowing indoor. Nel canottaggio è arrivato quinto alle Paralimpiadi di Tokyo di 3 anni fa e poi ha scelto il ciclismo ottenendo, in poco tempo, grandi risultati. Lorenzo Bernard partecipa attivamente alle attività dell’Anvcg, di cui è Consigliere della sede piemontese, presieduta da Nicolas Marzolino, l’amico che nel 2013, nel suo stesso incidente, ha perso la vista e la mano destra.