Parcheggi disabili: arriva "Tommy 1.2", l'allarme contro gli abusi
Foto di Gianluca Nicoletti
ROMA – Insettopia ci riprova: arriva la versione modificata e perfezionata di “Tommy”, il dispositivo ideato da Cnr e Aci Consult per la “community delle famiglie con autismo” capitanata da Gianluca Nicoletti. Quella contro l'occupazione abusiva dei parcheggi riservati è infatti una delle battaglie che più stanno a cuore a Nicoletti, giornalista e papà di Tommy, che oggi pomeriggio, in occasione della presentazione del suo ultimo libro (“Alla fine qualcosa ci inventeremo”, Mondadori 2014), lancerà questo nuovo progetto.
Nessun impedimento per sosta e manovra. Diversamente dal primo prototipo sviluppato, che impediva di fatto la sosta e la fermata a chi non fosse autorizzato, questo dispositivo si limiterà a segnalare l'occupazione prolungata abusiva con un allarme acustico e luminoso. In questo modo, si aggira il veto posto dal ministero dei Trasporti al primo modello, proprio in ragione del fatto che lo stallo riservato, nel momento in cui è libero, deve poter essere utilizzato dagli automobilisti per manovre e brevi fermate. Ora, infatit, manovra e fermata saranno possibile, ma quando la permanenza supererà un certo lasso di tempo, scatterà l'allarme.
Come funziona. Dal punto di vista tecnico, l'intento è di semplificare al massimo il lavoro e limitare le spese: per questo si è pensato di “modificare e integrare i cartelli già esistenti, vestendo il paletto con questo tubo, in cima al quale è applicata la paletta con una piccola telecamera”, spiega Riccardo Colicchia, di Aci Consult. “Un pannello fotovoltaico ad alto rendimento manterrà in carica le batterie che alimentano l’intero apparato. Grazie ai bassi consumi elettrici, il sistema è autosufficiente dal punto di vista energetico consentendo comunque, in condizioni di luminosità avverse, circa 30 giorni di utilizzo”. Una micro videocamera integrata provvederà a scansionare continuamente lo stallo, mentre un telecomando sarà consegnato in dotazione alla persona disabile e permette il riconoscimento dell'utente autorizzato alla sosta. Nel caso in cui, invece, il posto fosse occupato da un mezzo non autorizzato, il sistema emetterà una sequenza sonora e luminosa che segnalerà la sosta abusiva. “E' un progetto ancora tutto in divenire – precisa Colicchia – e anche altri ce ne sono in cantiere. Tommy 1, comunque, non è stato accantonato ed è sempre vivo: riformuleremo la richiesta al ministero, perché autorizzi quel tipo di dispositivo, in cui continuiamo a credere”. (cl)