Parchi divertimento per tutti: le raccomandazioni dell'Iss
ROMA – Ottanta pagine per spiegare, illustrare e “raccomandare” l'accessibilità dei parchi gioco: sono state pubblicate dall'Istituto superiore di sanità le “Raccomandazioni per l’accessibilità ai parchi di divertimento per ospiti con disabilità”, ispirate al progetto “Una giostra per tutti”, a cura di Marta Borgi, Stefania Cerino, Gianni Chiari e Francesca Cirulli. Elaborate da esperti divisi in diversi gruppi di lavoro, queste che possono essere considerate delle vere e proprie linee guida offrono indicazioni pratiche in ambito sanitario, giuridico, tecnico e gestionale. Destinatari sono quindi non soltanto architetti e progettisti dei parchi divertimento, ma anche gestori delle attrazioni, ospiti e tecnici della sicurezza.
La prima parte del documento offre un “quadro generale” dell'accessibilità dei parchi divertimento, dal punto di vista normativo, tecnico e scientifico: tra i temi trattati, la gestione dell'emergenza e la sicurezza nei parchi per i ragazzi con sindrome di Down: temi questi che, negli ultimi anni, sono stati assai dibattuti in seguito a casi di discriminazione denunciati da famiglie e associazioni. La seconda parte è invece interamente dedicata al progetto “Una giostra per tutti”, il progetto promosso dal Coordinamento nazionale delle associazioni delle persone con sindrome di Down e sostenuto dalla Provincia di Reggio Emilia e dal Consorzio Fun Italian Export che riunisce aziende costruttrici di giostre e attrezzature per parchi di divertimento a tema. Un progetto che ha portato alla realizzazione di buone prassi, come quelle di Minitalia Leolandia di Bergamo e di Miragica di Bari. Le Raccomandazioni vere e proprie sono contenute nelle ultime dieci pagine del documento e schematizzate in cinque tabelle, relative a diverse aree.
Area scientifica. Tra le raccomandazioni “scientifiche”, c'è quella sul concetto di sicurezza, intesa come “condizione che non deve produrre un danno alla persona e come possibilità di fuga ed evacuazione in caso di emergenza”. E' quindi “fortemente raccomandato di valutare la risposta neurologica alle stimolazioni/sollecitazioni” e si consiglia “la presenza di un accompagnatore per ogni persona con disabilità per ogni giro”. Ai costruttori si raccomanda che “nella progettazione si tenga conto della possibilità che vi acceda una persona disabile e quindi siano previsti gli opportuni sistemi di sicurezza, valutazione del rischio e modalità di evacuazione in caso di emergenze”. Ai gestori si raccomanda invece, tra l'altro, di “predisporre un Info point dedicato agli ospiti con disabilità, con personale adeguatamente formato”, oltre alla relativa brochure informativa.
Area giuridica. Dal punto di vista giuridico, è innanzitutto “ fortemente raccomandato che il disabile abbia diritto all’accesso alle attrazioni in condizioni di parità con tutti gli altri” e che “l’attrazione sia, almeno in parte, adeguata alle speciali esigenze del disabile ove questo sia tecnicamente possibile o non comprometta altri aspetti della sicurezza”. Allo stesso tempo, però, al gestore dell’attrazione viene raccomandato di “impedire l’accesso al disabile quando, anche a seguito del colloquio informativo, è certo o comunque altamente probabile che nemmeno i migliori accorgimenti adottati possono evitare il rischio di danni all’incolumità del disabile”.
Area tecnica. Per quanto riguarda gli aspetti tecnici, “è fortemente raccomandato lo sviluppo di una valutazione dei rischi mirata alle persone con esigenze speciali. Il gruppo di lavoro deve essere multidisciplinare compreso medici specialisti in disabilità”. Si raccomanda inoltre, tra l'altro, di predisporre “ la formazione del personale specifica per la comunicazione con le persone con disabilità e per le procedure di emergenza, compresa l’evacuazione”. Molte altre raccomandazioni sono rivolte a gestori, progettisti e utenti, per garantire al tempo stesso massima fruibilità e massima sicurezza ai clienti con disabilità.