7 dicembre 2012 ore: 15:07
Famiglia

Parma, sono 700 le famiglie aiutate da Emporio. Altre 500 in lista di attesa

Sono 1.600 le richieste di aiuto e 2.500 le persone assistite dalla la rete di market solidale creata da 13 associazioni del territorio
PARMA − 700 famiglie per 2.500 persone assistite, 1.600 richieste di aiuto e 500 nuclei familiari in lista di attesa. Sono i numeri di Emporio, iniziativa di market solidale promossa da una rete di associazioni, enti pubblici e privati con l’obiettivo di ridurre e contrastare il fenomeno della povertà sul territorio di Parma e provincia. “A oggi sono pervenute 1.600 domande di aiuto – racconta Daniele Dalto, operatore di Emporio – Ma non riusciamo ad accettarle tutte. Chi entra in aiuto è assistito per 1 anno, poi è prevista una sospensione di 3 mesi e si può ripresentare domanda al servizio”. Il progetto Emporio nasce nel 2009 da una rete di 13 associazioni di volontariato, che da anni si occupano di povertà, riunite nell’associazione Centoperuno, insieme alla Fondazione Cariparma, al Comune e alla Provincia di Parma e funziona grazie alle 30 aziende che donano la merce e alle centinaia di singoli cittadini che contribuiscono volontariamente al progetto.

Madri e padri separati, famiglie immigrate, famiglie italiane (25% del totale), pensionati, ma soprattutto giovani. Ecco chi sono i beneficiari dell’iniziativa. Emporio raccoglie, conserva e distribuisce i prodotti donati dalle aziende e ha introdotto il sistema a punti per la spesa gratuita, che permette di salvaguardare la dignità delle persone e favorire l’autonomia e la possibilità di scelta. Mediamente si battono 150 scontrini al giorno: 849.212 euro è il valore di mercato delle merci distribuite gratuitamente nell’ultimo anno: 13.917 i pacchi di pasta, 26.734 i litri di latte, 10.731 i kg di farina. Fra i tanti prodotti ci sono anche i libri per bambini, raccolti grazie al progetto “Rileggimi” realizzato con Ikea. Nonostante le cifre e l’impegno, Emporio non riesce a soddisfare tutte le richieste di aiuto a fronte della crisi economica e della povertà in aumento. “Molto dipende dalle donazioni che riusciamo a raccogliere sul territorio - continua Daniele - quelle di Cariparma in larga parte, ma anche quello che offrono i singoli. Lo scorso anno a Natale siamo arrivati a 30 mila euro”. (giulia gezzi)
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