6 giugno 2014 ore: 13:04
Famiglia

Paro, il cucciolo di foca che cura l’Alzheimer

Il peluche robotico fa le fusa e risponde quando si chiama per nome. Secondo un test scientifico, aiuta gli anziani malati ad essere più sereni. Lo studio presentato a Pistoia
Paro Pet Robot

PISTOIA - Si chiama Paro ed è il rivoluzionario peluche robotico made in Giappone che aiuta gli anziani affetti da Alzheimer. E’ un cucciolo di foca, ha l’aspetto tenerissimo, pelo soffice e bianco. Reagisce alle carezze, muove corpo e testa, sbatte gli occhi, emette suoni, fa le fusa, mostra fastidio o stanchezza, e riesce perfino a imparare alcune parole al punto da voltarsi quando lo si chiama. Messo alla prova con soggetti anziani affetti da demenza, Paro si è rivelato un potente catalizzatore di comunicazione emotiva, in grado di stimolare sentimenti di affetto, tenerezza, mansuetudine, prendersi cura. E secondo il test pilota comparativo tra due diversi modelli di automi di identico aspetto, appena condotto a Siena dal Laboratorio di Robotica e Tecnologie per l’Apprendimento del locale ateneo, Paro funziona per la serenità degli anziani. Lo studio viene presentato al Congresso dei Centri Diurni di Pistoia.

boxCon la collaborazione dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Senese, il test pilota è stato condotto nella Residenza Socio Sanitaria Le Ville di Porta Romana su un gruppo di pazienti donne, media 80 anni, a vari livelli di deficit cognitivo, mettendole a contatto alternativamente con Paro e con un pet robot reperibile sul mercato, di identica forma, ma meno tecnologicamente evoluto. In totale dodici sedute a testa, tre per settimana. L’ipotesi iniziale che con questo secondo robot la reazione dei pazienti non subisse miglioramenti nella sfera cognitiva, comportamentale e linguistica, è uscita confermata da tre valutazioni effettuate all'inizio dello studio, dopo due settimane e al termine. Il successo della terapia, si è scoperto, dipende proprio dall’evoluzione della robotica.

I risultati dei test cognitivi, in particolare del MMSE (Mini Mental State Examination), evidenziano infatti un miglioramento significativo in tutti i soggetti. L'analisi del comportamento mostra che l'interazione con Paro è assai più articolata, attiva e partecipe, capace per di più di una  produzione linguistica più ricca di contenuti e di espressioni emozionali.

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