26 maggio 2020 ore: 10:40
Società

Patrick Zaky, un enorme disegno in Piazza Maggiore per chiedere la sua libertà

di Ambra Notari
Una grande illustrazione dell’artista Gianluca Costantini è stata esposta questa mattina sul cartellone pubblicitario che protegge i lavori di Palazzo dei Notai. Sindaco e Rettore: “Tutta la città vuole Patrick libero”. Costantini: “Serve impegno di tutti per sua scarcerazione”
Patrick Zaky Piazza Maggiore

BOLOGNA - Da questa mattina un grande cartellone che chiede libertà per Patrick Zaky si trova sulla facciata di Palazzo dei Notai in Piazza Maggiore a Bologna, nello spazio pubblicitario che protegge i lavori in corso. Il disegno è opera dell’artista Gianluca Costantini e la realizzazione è stata curata a spese dell’azienda TMC Pubblicità di Milano, concessionaria dello spazio, con il patrocinio non oneroso del Comune di Bologna. L’installazione vuole confermare la richiesta al governo egiziano di rilasciare lo studente iscritto al Master Gemma dell’Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, arrestato in Egitto lo scorso 7 febbraio e ancora in stato di detenzione preventiva. “La libertà per Patrick Zaky è la richiesta di una città intera, dal Comune all’Ateneo oltre che di tutti coloro che hanno a cuore i diritti umani – affermano il Sindaco di Bologna, Virginio Merola, e il rettore dell'Università di Bologna, Francesco Ubertini –. Grazie all’artista Gianluca Costantini, che ha avuto questa idea, e all’agenzia TMC per la sensibilità dimostrata”.

Il disegno sul cartellone, Costantini l’ha realizzata poco giorni dopo il suo arresto ed è da subito circolata moltissimo, anche perché scelta da Amnesty International – con cui l’artista porta avanti una stretta collaborazione – come immagine della campagna per chiedere la liberazione dello studente. “Lo scorso 6 maggio avevo condiviso un fotomontaggio sulla mia pagina Facebook che immaginava proprio quel disegno su quel grande spazio vuoto in Piazza Maggiore. Invitavo il Comune a realizzarlo veramente. Il sindaco ha accettato la mia proposta, ed eccoci qui. Io ancora non l’ho visto, lo vedrò solo giovedì, ma chi ha già avuto occasione di vederlo mi ha detto che è impressionante. Speriamo sia efficace. Per me è una soddisfazione particolare vedere lì il mio disegno: questo ragazzo è vivo, e dobbiamo tutti impegnarci. Credo sia un’azione molto potente, anche per lo stesso Comune che ha sposato questo progetto”.

Costantini ritrae spesso attivisti, minacciati, imprigionati o – purtroppo – uccisi per le loro idee. Il 2 febbraio 2016 ha ritratto Giulio Regeni, anno in cui è stato anche accusato di terrorismo dal governo turco per i suoi disegni. “La storia di Patrick mi ha subito colpito: conosco bene la situazione nelle carceri egiziane, è estremamente tragica e preoccupante. E poi Patrick è uno studente di Bologna, e io insegno all’Accademia delle Belle Arti. Le carceri egiziane sono implacabili, per questo è importante mantenere alta l’attenzione su di lui. Quello che possiamo sperare è che, a un certo punto, il governo del Cairo cominci a ritenerlo troppo scomodo e decida di liberarlo. Il governo di al-Sisi procede quotidianamente con arresti di questo tipo: alcuni rimangono nelle prigioni per anni, come molti degli arrestati di piazza Tahrir, altri vengono liberati dopo un periodo di prigionia perché troppo impegnativi da gestire a livello internazionale”.

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