30 luglio 2014 ore: 11:27
Economia

Pensioni, oltre la metà delle donne percepisce meno di mille euro

I dati Istat: nel 2012 sono stati erogati 23.577.983 trattamenti pensionistici. Le donne rappresentano il 52,9% dei pensionati (8,8 milioni su 16,6 milioni), ma percepiscono solo il 44% dei 271 miliardi di euro erogati
Done anziane sedute in fila

Roma - Nel 2012 sono stati erogati 23.577.983 trattamenti pensionistici: il 56,3% a donne e il 43,7% a uomini. Lo rileva l'Istat.

Le donne rappresentano il 52,9% dei pensionati (8,8 milioni su 16,6 milioni), ma percepiscono solo il 44% dei 271 miliardi di euro erogati. L'importo medio annuo delle prestazioni di titolarita' femminile e' pari a 8.965 euro, il 60,9% di quello delle pensioni di titolarita' maschile, che si attesta a 14.728 euro. Il numero di trattamenti percepiti dalle donne e' mediamente superiore a quello degli uomini, di conseguenza il divario economico di genere si riduce al 42,9% se calcolato sul reddito pensionistico (pari a 19.395 euro per gli uomini e a 13.569 per le donne).

Dei 626.408 nuovi pensionati del 2012, le donne rappresentano il 52% e percepiscono redditi piu' bassi (10.953 a fronte dei 17.448 degli uomini). Tra il 2002 e il 2008, la forbice reddituale tra pensionati e pensionate e' aumentata di 2,1 punti percentuali (4,4 punti con riferimento agli importi medi delle singole prestazioni); a partire dal 2008 si e' osservata una progressiva riduzione che tuttavia ha mantenuto ilivelli di disuguaglianza superiori a quelli del 2004. Oltre la meta' delle donne (52%) percepisce meno di mille euro, contro un terzo (32,2%) degli uomini. Il numero di uomini (178 mila) con un reddito pensionistico mensile pari o superiore a 5.000 euro e' cinque volte quello delle donne (33 mila).

Le disuguaglianze di genere sono piu' marcate nelle regioni del Nord, sia con riferimento agli importi medi delle singole prestazioni sia in relazione al reddito pensionistico dei beneficiari. Il rapporto tra il numero di pensionati residenti e la popolazione occupata - rapporto di dipendenza - e' a svantaggio delle donne: 90,2 pensionate ogni 100 lavoratrici, a fronte di 56,5 uomini ogni 100 lavoratori. Anche il tasso di pensionamento (rapporto tra numero di pensioni e popolazione residente) e' superiore tra le donne (43,1%) rispetto agli uomini (35,6%). (DIRE)

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