Pensioni, Poletti: documento Eurogruppo non tocca la nostra riforma
Il documento dell'Eurogruppo che critica la flessibilita' in uscita per le pensioni tocca anche il tentativo di riforma del governo? "Direi di no, perche' questa e' una linea generale che riguarda tutti i Paesi, e ce ne sono alcuni in Europa che hanno sistemi previdenziali molto meno in equilibrio del nostro, e lo devono ancora mettere in equilibrio". Lo ha affermato il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti rispondendo a Firenze a margine di una conferenza stampa.
"Noi quello che dobbiamo fare e' di guardare a una legge che e' stata fatta male, perche' non aveva un tasso di flessibilita', una gradualita'. Perche' l'errore vero della legge Fornero- ha evidenziato- e' che non ha gestito la transizione, ha fatto uno scalino terribile mettendo le persone nella condizione di considerarsi ingiustamente maltrattati, tant'e' che oggi il tema della flessibilita' che affrontiamo guarda prima di tutto a quelle categorie e a quei gruppi, a quelle fasce d'eta' che erano molto vicini alla pensione e ai quali e' stato spostato il termine in maniera secca, in maniera molto alta. A queste persone che si sono sentite ingiustamente colpite, una strada per uscirne dobbiamo darla". È quella che sta provando a offrire il governo, e' stato il messaggio del ministro, "perche' l'equilibrio ce lo abbiamo nel tempo, ma dobbiamo correggere gli elementi che creano ingiustizia oppure una situazione poco spiegabile, tipo per chi ha due diversi tipi di previdenza, perche' e' passato dal pubblico al privato o viceversa e viene penalizzato, malgrado abbia versato i contributi sia quando era dipendente pubblico che quando era dipendente privato". Questo, ha chiarito ancora, "non e' accettabile". (DIRE)