18 aprile 2016 ore: 14:30
Immigrazione

Per accogliere i profughi ecco la rete delle diaspore Med-Africane

Progetto promosso da Cipmo e il Csa. Sono oltre 800 mila gli immigrati dai Paesi del Medio Oriente e dell'Africa residenti regolarmente in Italia. "Possono svolgere un’importante funzione per l'inclusione dei nuovi arrivati, ma anche essere ponte tra culture diverse". Si parte in due città pilota: Milano e Torino
Migranti. Salvataggio da parte di Sos Mediterranee

© Patrick Bar/Sos Mediterranee

MILANO - L'idea è di per sé molto semplice: gli immigrati dai Paesi del Mediterraneo e dall'Africa presenti in Italia da anni aiutino nell'accoglienza dei loro connazionali. Per questo il Centro italiano per la pace in Medio Oriente (Cipmo) e il Centro piemontese di studi africani (Csa) propongono la creazione di una rete di comunità delle "diaspore Med-Africane" che faciliti l'inclusione di quei migranti che sbarcano sulle coste del Belpaese e che di fatto poi ci rimangono. "Non si può ridurre tutto a una questione di sicurezza o fermarsi all'aspetto emergenziale -spiega Janiki Cingoli, direttore del Cipmo-. Il nostro è un progetto sul medio e lungo periodo. Perché è indiscutibile che le comunità di stranieri già presenti possono svolgere un ruolo importante. Non solo per l'inclusione dei nuovi arrivati, ma anche con una funzione di 'ambasciatori' e di ponte, anche ai fini economici, sociali e culturali rispetto ai Paesi di provenienza". Il progetto verrà inizialmente sviluppato in due città pilota: Milano e Torino.

© Patrick Bar/Sos Mediterranee
Migranti. Salvataggio da parte di Sos Mediterranee

Secondo i calcoli del Cipmo, ci sono oltre 800mila persone originarie dei Paesi del Mediterraneo o dell'Africa residenti regolarmente in Italia. Tra le comunità, le più forti sono quelle provenienti dal Marocco (449.058 persone), dall’Egitto (103.713), dalla Tunisia (96012), dal Senegal (94.030), dalla Nigeria (71.158) e dal Ghana (50.414). "A questi vanno ovviamente aggiunti gli immigrati che hanno ottenuto la cittadinanza italiana, inclusi i cittadini e i residenti di origine straniera di seconda e terza generazione", conclude il direttore del Cipmo.

Il progetto viene presentato lunedì 18 aprile alle ore 15, nella sala Conferenze di Palazzo Reale (piazza Duomo 14, Milano) e, tra gli interventi, sono previsti quelli dell'on. Khalid Chaouki, di Molly Anim Addo, ambasciatrice del Ghana, Fatima Baroudi, console generale del Marocco, e di rappresentanti delle comunità straniere. Per info: www.cipmo.org. (dp)

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