4 febbraio 2014 ore: 14:35
Società

Persone Lgbt, l'Ue avrà la roadmap contro le discriminazioni

Oggi il parlamento ha votato con 394 voti a favore, 176 contrari e 72 astensioni una risoluzione in cui si chiede di produrre un protocollo per il rispetto dei diritti, dall'istruzione alla sanità, dal lavoro alla libera circolazione
Lgbt Palermo. Scritte colorate

BRUXELLES - E’ stata votata oggi, dal Parlamento Europeo riunito nella seduta plenaria di Strasburgo, una risoluzione in cui si chiede alla Commissione Europea, agli Stati membri e alle agenzie competenti di produrre una roadmap per il rispetto dei diritti fondamentali delle persone Lgbti, ovvero dei gay, delle lesbiche, dei transessuali, dei bisessuali e degli intersex (quelli che ancora non hanno portato a termine la transizione da un sesso all’altro).

Questi diritti, ricorda il documento approvato oggi dagli eurodeputati, sono spesso oggetto di violazione in molti paesi Ue, e serve una strategia a livello europeo come quelle già in vigore contro le discriminazioni sulla base del sesso, dell’etnia o della disabilità.

Un recente sondaggio dell’Agenzia europea per i Diritti umani Fra, ricorda che ben il 47% delle persone Lgbti intervistate si è detto oggetto di discriminazione o attacchi verbali negli ultimi cinque anni, mentre il 26% è stato aggredito fisicamente o minacciato.

La risoluzione, passata con 394 voti a favore, 176 contrari e 72 astensioni, pur ribadendo che in molte politiche le competenze restano a livello degli Stati membri, ha richiesto che la futura roadmap preveda azioni in diversi ambiti fra cui l’istruzione, l’accesso ai beni e ai servizi, il diritto d’asilo, l’occupazione, la sanità, la libera circolazione, la famiglia e la libertà di espressione.

In particolare, gli eurodeputati chiedono un rafforzamento della legislazione Ue attualmente in vigore per quanto riguarda i crimini d’odio, con norme specifiche per prevenire tali crimini sulla base del genere o dell’identità sessuale.

Inoltre, il Parlamento Europeo invita la Commissione a stilare linee guida perché sia la libera circolazione delle persone che le politiche di ricongiungimento famigliare riguardino ogni tipo di unione, quando riconosciute dagli stati membri, e non si limitino solo a tutelare quelle fra persone eterosessuali.

Per quel che concerne poi l’educazione, i parlamentari chiedono che venga facilitato lo scambio di buone pratiche contro il bullismo nelle scuole, che venga insegnata l’antidiscriminazione sulla base dell’identità o dell’orientamento sessuale anche attraverso la produzione di apposito materiale didattico e che i programmi che l’Ue mette in atto su gioventù e istruzione  tengano conto della necessità di non discriminare le persone Lgbti. Infine particolari tutele vengono richieste nella risoluzione per i transessuali, come il rispetto della loro dignità e della loro integrità personale. Il documento invita in special modo quegli Stati membri in cui ai transessuali è richiesta la sterilizzazione a rimuovere tale obbligo e fa pressione sulla Commissione perché lavori, insieme all’Oms, affinché le persone trans non vengano considerate alla stregua di individui con problemi mentali. (Maurizio Molinari)

© Riproduzione riservata Ricevi la Newsletter gratuita Home Page Scegli il tuo abbonamento Leggi le ultime news