20 novembre 2014 ore: 17:12
Disabilità

Persone sordocieche, si apre la Conferenza nazionale della Lega del Filo d'Oro

Mercurio: “Il tema di questa settima edizione prende spunto dalla Convenzione Onu sui diritti delle persone disabili in cui in più articoli si fa riferimento al concetto di libertà e coincide con un momento particolare della storia della Lega del Filo d’Oro: l’anno del cinquantenario”
Bambina cieca Centro diagnostico Lega Filo d'Oro Osimo

ROMA – Inizierà domani a Senigallia la settima Conferenza delle persone sordocieche della Lega del Filo d'Oro. L’appuntamento di Senigallia vede la partecipazione di circa 200 persone: oltre 50 utenti, altrettanti volontari, interpreti Lis e professionisti della Lega del Filo d’Oro. 
Il convegno, partendo da alcune riflessioni e prendendo spunto da una celebre canzone di Giorgio Gaber, “Libertà è partecipazione”, mette in luce il significato di vivere pienamente la propria vita, potendo prendere le decisioni, muoversi, viaggiare, comunicare. Una persona non è libera se non può partecipare alla vita sociale, politica, culturale, ricreativa e sportiva.

“Il tema di questa settima edizione – ha dichiarato Francesco Mercurio, presidente del Comitato delle persone sordocieche - prende spunto dalla Convenzione Onu sui diritti delle persone disabili in cui in più articoli si fa riferimento al concetto di libertà e coincide con un  momento particolare della storia della Lega del Filo d’Oro: l’anno del cinquantenario”.
La Conferenza è anche l’occasione per fare un bilancio sull’attività dell’associazione: “E’ dal 1964 – ha ricordato Francesco Marchesi, presidente della Lega del Filo d’Oro - che l’associazione si adopera affinché ogni sordocieco e pluriminorato psicosensoriale possa vivere dignitosamente ed essere più autonomo. Anni di ricerca, di tecnologie e di attività dimostrano che un sordocieco può fare, può essere, ma soprattutto un sordocieco è una persona”.
“In cinquant’anni di vita – ha dichiarato Rossano Bartoli, segretario generale – l’associazione è passata dall’essere una realtà locale a punto di riferimento nazionale ed europeo per la sordocecità e le pluriminorazioni psicosensoriali. E’ grazie a tutti i sostenitori e all’impegno e alla professionalità di quanti operano al suo interno se oggi siamo presenti in sette regioni italiane con cinque centri residenziali e due sedi territoriali e se abbiamo potuto avviare i lavori del progetto Linguetta, per la nuova sede nazionale di Osimo”.

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