12 novembre 2013 ore: 16:14
Salute

Pet therapy, no ad animali creati ad hoc

Via libera in Regione Emilia Romagna alla Pet therapy, ma non alla 'produzione' o allevamento di animali esclusivamente per questo tipo di assistenza e cura. Inoltre, gli animali per la Pet therapy devono appartenere a specie domestiche
Pet terapy. Bambina pettina cane

Bologna - Via libera in Regione Emilia Romagna alla Pet therapy, ma non alla 'produzione' o allevamento di animali esclusivamente per questo tipo di assistenza e cura. Inoltre, gli animali per la Pet therapy devono appartenere a specie domestiche "in grado di instaurare relazioni sociali con l'uomo"; quindi, solo cani, gatti, conigli, cavalli e asini. E' quanto stabilisce la nota tecnica presentata dalla Giunta e illustrata alla commissione Politiche per la salute e politiche sociali, presieduta da Monica Donini. Le finalita' contenute nella nota tecnica accolgono le richieste della petizione popolare inviata all'Assemblea legislativa dall' associazione "Clama Ravenna Onlus" per "incentivare la pet therapy, agevolando la presenza di animali d'affezione presso ricoveri e case famiglie, ma di non consentire l'apertura di centri di addestramento per questo fine". La commissione, dopo aver esaminato la petizione, ha formulato all'unanimita' una relazione basata sulla nota tecnica presentata dalla Giunta.

Nel documento, appunto, uno dei passaggi significativi e' quello in cui si dice che non e' prevista l'istituzione di allevamenti specificatamente dedicati alla "produzione" di cani per la pet therapy in quanto gli animali, come si spiega in una nota, devono presentare specifiche caratteristiche soggettive (non legate ad esempio alla razza), una idonea educazione e non un particolare addestramento. Inoltre, devono essere sottoposti a una valutazione comportamentale di un medico veterinario.

Stanti pero' le vigenti disposizioni normative, si spiega ancora dalla Regione, non puo' pero' essere vietata l'apertura di allevamenti con questo "indirizzo" produttivo nel caso qualche soggetto privato intenda farlo. Anche in questo caso, pero', come su tutti gli allevamenti di animali d'affezione, il controllo pubblico e' in carico a medici dei Servizi veterinari delle Ausl territoriali che effettuano sopralluoghi ponendo particolare attenzione alla tutela del benessere degli animali allevati.

Ora, entro il prossimo 31 dicembre, la Giunta regionale dara' le linee guida che regolamenteranno gli interventi assistiti con gli animali (Pet therapy), come stabilito dalla legge regionale 3/2013 che modifica e integra la 5/2005. Nelle linee guida saranno previste: le modalita' operative per le attivita' assistite con gli animali; le indicazioni relative alla formazione degli operatori e alla preparazione degli animali impiegati, con particolare attenzione alla tutela del loro benessere. Nelle linee guida della Regione verranno in particolare definiti gli ambiti applicativi in base ai quali gli interventi assistiti con animali si classificheranno in: "Terapie assistite con gli animali"; "Educazione assistita con gli animali" e "Attivita' assistite con gli animali". Tutti i tipi di intervento prevedono il coinvolgimento di un'equipe multidisciplinare, composta da diverse figure professionali e operatori, che programma, mette in atto e valuta l'intervento ai fini del raggiungimento degli obiettivi. (DIRE)

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