Petizione contro il nuovo Isee, 20 mila firme raccolta dall'Anmil
ROMA - "Questa nostra battaglia per il valore del lavoro riguarda tutti i cittadini". Lo sottolinea Franco Bettoni, presidente dell'Anmil, alla vigilia dell'ultima giornata (domani 14 marzo) in cui l'associazione raccoglierà firme per una petizione contro il nuovo regolamento dell’Isee, strumento essenziale per l’accesso a molte prestazioni agevolate fondamentali per l'inclusione delle persone con disabilità, chiedendo in particolare di escludere dal computo di esso la rendita Inail.
Il bilancio della mobilitazione prima dell'ultimo Open Day è più che positivo: "Alla vigilia del terzo sabato di Open Day - afferma Bettoni - sono state superate le più rosee aspettative con quasi 20 mila firme raccolte in solo due giornate nelle oltre 500 sedi Anmil, in un crescendo di attenzione e di presenza, a testimonianza di come il passaparola su questa iniziativa abbia funzionato bene in tutt'Italia. Un bilancio straordinario che ci fa ben sperare nell’ultima giornata, quella di domani sabato 14 marzo, che riteniamo sarà ancora più proficua e ci farà trarre un bilancio di grande significato quando, lunedì prossimo, porteremo le firme e la petizione contro l’inserimento della rendita Inail nell'Isee alle due Camere del Parlamento".
L'Isee è quello strumento essenziale per l’accesso a molte prestazioni agevolate fondamentali per l’inclusione delle persone con disabilità, sul cui nuovo regolamento si è recentemente pronunciato il Tribunale Amministrativo Regionale (Tar) del Lazio, annullandone alcune parti e rendendo quanto mai necessario e urgente un chiarimento da parte del Governo, come richiesto apertamente anche da altre associazioni come la Fish e la Fand.
"L'esclusione della rendita dal computo dell'Isee – spiega il Presidente Bettoni – è necessaria perché il nuovo sistema di calcolo entrato in vigore nel 2015 penalizza i grandi invalidi e gli infortunati con disabilità percentualmente più elevate che non possono beneficiare a pieno delle compensazioni previste dal nuovo Isee subendo, quindi, un ampio ed ingiustificato taglio delle prestazioni sociali finora loro riconosciute, oltre ad un aumento incondizionato delle quote di compartecipazione da pagare per ottenerli".
La battaglia dell'Anmil a partire dalla scorsa settimana ha trovato anche il supporto dell'Anci e di molte regioni, insoddisfatte del nuovo Isee che danneggerebbe le fasce sociali più deboli. Alcuni Consigli regionali quali quello della Liguria, della Sardegna e della Valle d’Aosta cui si è aggiunto pochi giorni fa anche il Friuli Venezia Giulia, hanno sposato un documento della Commissione Welfare dell'Anci che chiede un momento di riflessione che garantisca le prestazioni sociali a tutti coloro che già ne hanno usufruito l’anno scorso in attesa che si chiariscano le conseguenze di tre sentenze del Tar del Lazio che censurano il decreto del Governo attuativo sul nuovo Isee.
"Per questo ribadiamo la nostra vicinanza ai cittadini che domani si recheranno ai nostri Open Day – sottolinea Bettoni – durante i quali, oltre a raccoglierne le firme, metteremo anche a loro disposizione gratuitamente esperti e professionisti. Riusciremo così ad aiutare e sostenere nei fatti coloro che temono di perdere diritti e prestazioni. Oggi chiediamo - conclude il presidente dell'Anmil - dunque, agli organi di informazione di sostenere una battaglia che non è solo nostra e di dare risalto a questo ultimo appuntamento di domani che riguarda tutti i cittadini e rappresenta un passo importante per porre al centro dell’attenzione collettiva il valore del lavoro, da cui deriva il benessere economico dell’intero paese, senza dover rischiare o perdere la salute e la vita".