Piano freddo Bologna, disponibili i 287 posti attivati dal Comune
BOLOGNA - Circa 200 persone in difficoltà hanno trovato un posto in cui dormire grazie al Piano freddo di quest’anno, avviato dal Comune di Bologna dal primo dicembre. L’accoglienza è avvenuta nelle prime 2 settimane in 5 strutture della città: due in via Pallavicini, una in via del Lazzaretto, un’altra in via dello Scalo e ancora in via Sabatucci. Dei 287 posti previsti inizialmente, nei primi giorni ne erano però stati predisposti solo 219. Dal 18 dicembre sono stati resi disponibili altri 33 posti in via Fantoni e 35 a Villa Serena, raggiungendo il pieno regime di quest’anno. Nel primo fine settimana del Piano freddo i posti messi a disposizione erano circa 50. Qualcuno ha quindi trovato difficoltà a essere accolto, ma si è trattato perlopiù di persone di passaggio in città. “Quest’anno, a differenza degli anni scorsi, sono arrivate segnalazioni dai servizi sociali ed è stata data priorità alle persone che sono seguite già da tempo con progetti di aiuto”, spiega Francesca Spinato, responsabile dell’Help Center. “Era rimasto fuori solo chi trovava di passaggio a Bologna. Ma chi ha fatto richiesta all’Help Center ora ha il posto”.
Le persone accolte dal primo gennaio al 30 novembre 2017 sono state 1.367, di cui 1.145 (l’84%) uomini e 222 donne. A essersi rivolti all’Help Center sono stati soprattutto i giovani. La fascia d’età più presente è stata quella tra i 26 e 49 anni (54% di richieste), a seguire quella 19-25 anni (26%) e 50-65 anni (18%). Ma sono stati accolti anche 26 ultra sessantacinquenni e 4 minorenni. La nazionalità più rappresentata è stata quella italiana (306 persone), seguita da quella malese (167), nigeriana (152), marocchina (128) e pakistana (79). A essere accolti sono stati anche cittadini tedeschi, spagnoli, francesi, austriaci, cinesi, olandesi e del Regno Unito. In tutto hanno fatto richiesta cittadini di 70 nazionalità diverse.
Delle persone entrate in contatto con l’Help Center quest’anno, 13 sono state accompagnate ai servizi sociali, socio-sanitari e sanitari. 1.228 persone sono state inviate a servizi residenziali, come le strutture di accoglienza di bassa soglia e le strutture di accoglienza per bisogni indifferibili e urgenti. In 295 sono stati indirizzati alle strutture messe a disposizione per il Piano freddo di gennaio, febbraio e marzo 2017. (Alberto De Pasquale)