Piano nazionale demenze: definita la ripartizione dei fondi stanziati
Cosa prevede il decreto
Il decreto prevede l’erogazione di 14,1 milioni di euro alle regioni e 900 mila euro all’Istituto Superiore di Sanità: l’annuncio arriva oltre un anno dopo l’approvazione allo stanziamento dei fondi su base triennale, sancita dal decreto-legge del 30 dicembre 2020. Una prima parte delle somme sarà erogata alle Regioni in seguito alla presentazione e all’approvazione di un piano triennale; mentre una seconda tranche sarà erogata al raggiungimento degli obiettivi. La ripartizione dei fondi è così stabilita: 40% in quote fisse uguali per tutte le regioni e province autonome, il restante 60% in proporzione alla popolazione over 65 residente. Si va dunque dai 287.072 mila euro destinati alla Valle d’Aosta fino ai 1.670.017 euro per la Lombardia, che è la regione con il più alto numero di popolazione over 65 (2.295.835 persone, 16,57% del totale).
I progetti presentati devono prevedere interventi nel campo della diagnosi e della presa in carico delle persone con demenza: potenziamento della diagnosi precoce e tempestiva; implementazione di interventi di telemedicina, tele-riabilitazione e trattamenti psico-educazionali.
La Federazione Alzheimer Italia insieme agli altri membri del “Tavolo permanente sulle demenze”, sotto il coordinamento del ministero della Salute, avrà il compito di valutare i progetti presentati considerando la coerenza organizzativa, la fattibilità economica, l’appropriatezza degli interventi sulla base di evidenze scientifiche e l’innovazione delle soluzioni proposte. Si fa inoltre garante che i progetti presentati siano realmente efficienti acquisendo dalle regioni ogni sei mesi report sulle attività svolte con l’obiettivo di avere sotto controllo punti di forza, eventuali criticità o ripianificazione di attività e obiettivi raggiunti da ogni singolo progetto.“Grazie ai fondi approvati dal Decreto, si avvia anche un altro piccolo passo per le persone con demenza – ricorda la Federazione Alzheimer Italia -: la stesura e pubblicazione del documento che definisce le Linee Guida sulla diagnosi e sul trattamento della demenza. Per la prima volta nel nostro Paese si avvia quindi un lavoro che, con la collaborazione delle maggiori associazioni di malati e familiari e delle società scientifiche, porterà alla definizione di indicazioni nazionali e univoche, utili per chiunque abbia a che fare con persone con demenza.
“In Italia 1.240.000 persone con demenza e le loro famiglie attendono e si meritano interventi concreti: ribadiamo la necessità di stanziare al più presto ulteriori finanziamenti e di porre la giusta attenzione al tema dell’assistenza: purtroppo si sta facendo ancora troppo poco e troppo lentamente”, sottolinea la Presidente Salvini Porro.