Piemonte, il terzo settore incontra i candidati alla Regione. “Chiediamo un tavolo permanente”
“Gli Enti del terzo settore e le organizzazioni non profit in Piemonte rappresentano un pilastro fondamentale per lo sviluppo e la coesione sociale della regione - spiega il Forum -, con 30.049 enti non profit e più di 73.000 volontari. I numeri non dicono tutto, soprattutto quando si parla di benessere, cura e assistenza delle persone fragili, così come quando gli argomenti sono i giovani, l’ambiente o la cultura. Enti del Terzo Settore e volontari offrono beni e servizi essenziali, che altrimenti non sarebbero disponibili, e vengono chiamati in causa ad ogni emergenza”.
Alla Regione Piemonte la richiesta di dare priorità alla co-programmazione, come delineato dall'art. 55 del Decreto Legislativo 117/2017 e dalla nuova Legge Regionale 7/2024, per valorizzare le competenze del Terzo Settore nell'innovazione sociale e nella promozione delle persone. “È fondamentale includere processi partecipativi nelle politiche regionali e stabilire un tavolo permanente di confronto per costruire un quadro di riferimento per i processi di co-progettazione e co-programmazione - si legge in una nota -. Inoltre, si propone l'avvio di un confronto sull'implementazione della Legge Regionale del Terzo Settore per condividere il percorso di attuazione e affrontare le criticità emerse. In aggiunta, il Forum del Terzo Settore suggerisce l'introduzione di interventi di semplificazione burocratica e amministrativa, evitando misure punitive come l'eliminazione del fuori campo IVA per le attività mutualistiche delle associazioni (disposta a livello nazionale con il DL 146/21), che entrerà in vigore il 1° gennaio 2025 senza un adeguato intervento normativo. Si propone quindi una concertazione stabile e il pieno riconoscimento degli organismi di rappresentanza e delle funzioni delle reti associative, oltre a strategie di sostegno e sviluppo e pratiche di amministrazione condivisa”.
Il documento programmatico affronta diverse tematiche cruciali per il Piemonte e propone nuove strategie per un welfare inclusivo, con l'obiettivo di valorizzare il tessuto di associazioni ed Enti del Terzo Settore, e garantire l'accesso ai diritti e la sostenibilità dei servizi. “L'accesso al diritto alla Salute è centrale e potenzialmente trasversale a tutte le politiche regionali - continua la nota -, prioritarie anche politiche sulla disabilità che mettano al centro il benessere della persona. Le politiche di genere si devono concentrare sull'eliminazione delle discriminazioni e sul sostegno ai Centri antiviolenza. Sono previsti interventi specifici per l’infanzia, l’adolescenza e i giovani, mirati a ridurre il rischio di esclusione sociale, e si evidenzia l'importanza di cultura e sport come elementi fondamentali per il pieno sviluppo della persona e per la crescita delle comunità. In campo ambientale, il documento aspira a fare del Piemonte un leader nella transizione ecologica, e sul fronte della cooperazione internazionale, si richiede il consolidamento di un impegno che annualmente riesce a mobilitare risorse pubbliche e private per l’ammontare 15-20 milioni di euro, coinvolgendo oltre 2.000 operatori in più di 70 paesi, al fine di promuovere l'Agenda 2030 dell'Onu”.