12 novembre 2015 ore: 16:20
Disabilità

Più assistenza e diritti per i malati di Sla. E cannabis per ridurre il dolore

Le richieste e gli studi delle associazioni che organizzano a Napoli il primo Simposio nazionale sulla Sla, in programma da oggi fino a sabato 14 novembre: una tre giorni di confronto con ricercatori ed esperti nazionali e internazionali
Napoli - Simposio nazionale sulla Sla

Un'immagine del primo Simposio nazionale sulla Sla di Napoli

Un'immagine del primo Simposio nazionale sulla Sla
Napoli - Simposio nazionale sulla Sla

NAPOLI – La cannabis come terapia per la riduzione del dolore nei malati di Sla (Sclerosi laterale amiotrofica). È tra le novità di cui ricercatori ed esperti, nazionali e internazionali, stanno discutendo a Napoli, Città della Scienza, dove è in corso da oggi fino a sabato 14 novembre il primo Simposio nazionale sulla Sla, organizzato da Aisla (Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica ) onlus e Arisla (Fondazione italiana di ricerca per la sclerosi laterale amiotrofica), con il sostegno della regione Campania. Una tre giorni in cui  saranno presentate le principali novità sulla ricerca, a partire dalla sperimentazione di nuovi approcci terapeutici per contrastare la malattia. Tra questi lo studio condotto da Giancarlo Comi, dell’Ospedale S. Raffaele di Milano, che, somministrando un derivato della cannabis a circa 60 pazienti con Sla, ha osservato una riduzione dei dolori muscolari e un miglioramento della spasticità del movimento e della qualità del sonno. Oggi, all’apertura dei lavori, hanno partecipato il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, mentre, attesa per l’occasione, il ministro della Salute Beatrice Lorenzin impossibilitata a prendere parte all’iniziativa ha fatto arrivare agli organizzatori un suo messaggio di saluto.

Le associazioni chiedono soprattutto più assistenza e diritti per le persone che soffrono di questa malattia. “Quello che ci sta più a cuore è continuare a sostenere la ricerca scientifica e dare voce alle persone con Sla perché non siano lasciate sole – ha spiegato Massimo Mauro, presidente di Aisla - Solo nell’ultimo anno la nostra associazione, grazie al grande lavoro dei volontari, ha potuto aiutare 2000 persone con Sla e le loro famiglie in tutta Italia. In 32 anni di attività Aisla, grazie alle donazioni di tanti italiani, ha potuto destinare più di 5 milioni di euro alla ricerca scientifica sulla Sla e più di 4 milioni all’assistenza dei malati, la formazione e l’informazione”.

Proprio al tema dei diritti sarà dedicata la giornata di sabato, con un focus all’iniziativa portata avanti da Aisla onlus, con il consiglio nazionale del Notariato, per la tutela dell’indipendenza e la dignità delle persone con Sla “a cui deve essere riconosciuto il diritto di esprimere la propria volontà, anche negli atti ufficiali, attraverso gli strumenti che la tecnologia mette oggi a disposizione”.
“Il simposio rappresenta per noi l’importanza di un approccio integrato tra ricerca, assistenza e presa in carico del paziente – ha sottolineato anche Mario Melazzini, presidente di Arisla - Per questo sosteniamo una ricerca ‘fatta di persone per le persone’, che può progredire solo attraverso uno sguardo attento ai bisogni dei pazienti. In questi anni la Fondazione ha finanziato 51 progetti per un valore di 7,8 milioni di euro”. Al convegno, tra gli altri, interverrà (domani alle 9.45) anche il professore Stanley H. Appel del Methodist Neurological Institute di Houston con una lettura magistrale dei risultati ottenuti da una sperimentazione che ha avuto l’obiettivo di testare un nuovo farmaco in grado di modulare il processo infiammatorio nella Sla. (mn)

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