Più tasse sulle slot? Ecco la giungla fiscale del gioco d'azzardo
MILANO - Gioco che fai, tassa diversa troverai. Slot machine, gratta e vinci, lotto o scommesse: ciascuno è tassato in maniera diversa. Il Governo Renzi ha annunciato che nella legge di stabilità che verrà presentata domani in Consiglio dei ministri intende rivedere le aliquote sulle slot machine e sulle videolottery (Vlt), con l'intento di recuperare 1,5 miliardi di euro. Vediamo intanto come è adesso la tassazione, in base a quanto previsto dal decreto direttoriale dei Monopoli di Stato del 12 ottobre 2011.
Per quanto riguarda le slot machine, il Preu (Prelievo erariale unico) è pari al 12,7% delle somme giocate. Nel 2013 gli italiani hanno puntato 25,4 miliardi di euro (2 miliardi in meno rispetto al 2012) e lo Stato ha incassato 3,2 miliardi. Sulle Vlt, il Preu è ora del 4,5%: nel 2013 questo tipo di macchinette ha raccolto 22 miliardi di euro e lo Stato ha così incassato 1,1 miliardi. Il valore delle giocate su slot machine e Vlt rappresentano il 56% per cento dei ricavi di tutto il settore dei giochi d'azzardo, che nel 2013 sono stati pari a 84,7 miliardi di euro (3,8 miliardi in meno rispetto al 2012).
Nella giungla delle tassazioni dei giochi, ne troviamo alcuni con Preu intorno al 50% e altri molto bassi. Nel Superenalotto, per esempio, è del 53,62% delle somme giocate, in Win for Life del 23,27%, nel Bingo dell'11% del prezzo di vendita delle cartelle, mentre nei giochi on line appena il 3%. Complessivamente lo Stato ha incassato nel 2013 8,1 miliardi di euro, 142 milioni in più rispetto all'anno precedente. (dp)