"Le voci dell'accoglienza", il Cnca racconta il lavoro sociale
ROMA - Tre storie, tre racconti in voce, per narrare l'azione di chi è impegnato nell'aiuto a persone in difficoltà e così dare spazio al lavoro sociale che viene svolto nel nostro paese. L'idea è del Cnca, il Coordinamento nazionale delle comunità di accoglienza, che ha deciso di realizzare dei podcast dedicati alle esperienze di alcune delle organizzazioni che fanno parte della Federazione. Un ciclo intitolato "Le voci dell'accoglienza" e che punta a rispondere ad una esigenza "sempre più avvertita dagli operatori sociali e dai volontari, che lamentano da tempo l’insufficiente attenzione che i media dedicano all'attività concreta delle organizzazioni civiche".
Il ciclo di podcast, che in totale saranno dieci, prende avvio con il racconto del modo in cui - nei mesi passati - tre organizzazioni hanno affrontato l'emergenza Covid-19 in alcuni dei loro servizi: un modo, spiegano dal Cnca, anche per dare "un riconoscimento al lavoro portato avanti con responsabilità e passione da tantissimi operatori sociali e volontari durante il periodo di lockdown". In effetti, viene sottolineato, la grandissima parte dei servizi non ha smesso di operare, facendo i conti con le norme di sicurezza e riprogettando gli interventi.
I tre podcast che approfondiscono il periodo del lockdown sono stati dedicati alla comunità per minorenni la Girandola della cooperativa Comin di Milano, alle attività della cooperativa Magliana ’80 di Roma e al lavoro di sostegno alle famiglie maggiormente in difficoltà portato avanti dall’associazione Talità Kum nel quartiere di Librino, a Catania.
“Abbiamo voluto raccontare dall’interno - dice il presidente del Cnca, Riccardo De Facci - quello che è successo in lockdown, durante il quale ogni nostra realtà si è attivata per supportare le persone più vulnerabili, che hanno pagato più degli altri la diffusione dell’epidemia. Ci sono stati operatori che hanno scelto di vivere due, tre mesi nelle comunità in cui lavorano per non mettere a rischio gli ospiti entrando e uscendo dalla struttura. Il problema - spiega - è che questa rete di solidarietà, che ha permesso la tenuta di tanti contesti e situazioni sociali, non è riconosciuta nel suo pieno significato. Siamo convinti che il rilancio del paese passi anche, e soprattutto, per la valorizzazione dell’economia sociale, un modello per cambiare realmente l’economia, fare società, ridurre l’impatto ambientale dei nostri prodotti e processi. Su questo, in Italia, siamo molto indietro e i podcast sono anche un modo per far conoscere i nostri mondi all'opinione pubblica”.
I podcast sono stati realizzati da Be Open, l’agenzia della cooperativa sociale Open Group di Bologna, con le giornaliste Alice Facchini e Ambra Notari, la voce narrante di Barbara Roganti e la sigla di Antonio Saracino.