Polemiche sui salvataggi, le Ong: “Avanti a testa alta”
- ROMA – “Le navi delle ong nel Mediterraneo svolgono un ruolo di supplenza rispetto alle politiche fallimentari dell’Europa sull’immigrazione. A loro dovremmo rivolgere un ringraziamento, stigmatizzando tutte le strumentalizzazioni e illazioni di questi giorni, che provengono in particolare dalla procura di Catania senza che ci siano indagini in corso. Non si può fare populismo penale, non si può avallare il reato di solidarietà, che non esiste”. A sottolinearlo è Giulio Marcon, capogruppo di Sinistra italiana- Possibile, che oggi alla Camera ha organizzato una conferenza stampa sul caso delle accuse alle organizzazioni umanitarie impegnate nel salvataggio in mare dei migranti. “Il succcesso delle ong è speculare al fallimento di Frontex, e al fatto che Mare nostrum non c’è più – aggiunge Marcon -. Noi siamo per i corridoi umanitari e per i canali legali. Presenteremo una mozione parlamentare di sostegno alle organizzazioni umanitarie. Inoltre, domani ci sarà un question time in cui il governo dovrà rispondere su cosa intede fare per tutelare e sostenere le ong nelle attività del Mediterraneo. Non sappiamo ancora quale ministro risponderà”.
Msf: Indignati, questa campagna denigratoria è inaccettabile. Stefano Argenziano, coordinatore del programma migrazione di Medici senza frontiere (Msf) parla di una campagna denigratoria inaccettabile: “Siamo indignati – spiega -. Quello che facciamo in mare è del tutto trasparente e tracciabile, non abbiamo niente da nascondere. Oggi in audizione alla commissione Difesa del Senato ribadiremo che rigettiamo tutte le accuse, non crediamo che siamo noi a dover essere messi sul banco degli imputati. Sono gli stati europei che devono essere messi sul banco degli imputati, perché non sono in grado di offrire un sistema funzionante. Noi continueremo a fare quello che facciamo da 3 anni in coordinamento con la Guardia costiera italiana. Non ci fermiamo, perché non abbiamo niente da temere, stiamo con la schiena dritta”. Argenziano esclude anche che ci siano mai stati contatti tra i membri degli equipaggi delle navi di Medici senza frontiere e i trafficanti.
Cospe: “Attacchi che fanno paura perché nascondo il vuoto”. Giorgio Mechini, presidente di Cospe, ha ricordato che lo scrittore Daniel Pennac ha definito la nave di Sos Mediterranèe “l’orgoglio dell’Europa”. “Quello che facciamo con le altre ong in mare è essenziale: nessuno deve morire mentre attraversa il Mediterraneo – sottolinea -. Questi attacchi contro di noi fanno paura perché nascondo il vuoto e impediscono di affrontare il problema nella sua enorme complessità, nel suo carattere globale”.
Amnesty International: “Giochi politici sulla pelle dei migranti”. “Non si fanno questi giochi politici sulla pelle delle persone: è osceno, è disumano, è scandaloso”, aggiunge Gianni Ruffini di Amnesty International. “Siamo sconcertati, abbiamo chiesto ripetutamente alle autorità europee di farsi carico di chi chiedeva rifugio in Europa e di assicurare canali legali per chi attraversa in modo pericoloso il Mediterraneo – afferma - . A largo delle coste libiche, lì dove muoiono i migranti, gli stati sono assenti, al loro posto ci sono le ong, non è possibile questa campagna di calunnie e maldicenze che circolano in libertà”.
Fratoianni: “Alle ong dovremmo solo dire grazie”. Anche per Nicola Fratoianni, leader di Sinistra italiana si tratta di “un fiume di parole ipocrite e vergognose”. “Alle ong l’unica parola da dire è grazie – aggiunge – Quello che vogliono fare con questa campagna è continuare a rendere il Mediterraneo un grande cimitero a cielo aperto”. (ec)