Ponte Mammolo, la protesta dei migranti: "Vogliamo solo un posto dove dormire"
La manifestazione dei migranti
La manifestazione dei migranti sgomberati dal campo di Ponte Mammolo |
ROMA - I migranti sgomberati lunedì dal campo di Ponte Mammolo hanno manifestato questo pomeriggio sotto il quinto municipio di Roma. In centinaia hanno chiesto di avere una sistemazione dignitosa dopo la distruzione delle loro baracche. Attualmente una delegazione di otto persone è stata ricevuta dal prefetto Gabrielli, dall'assessore alle Politiche sociali Francesca Danese e dal presidente del quinto municipio Emiliano Sciascia.
Alla manifestazione si sono uniti anche i residenti del quartiere, il movimento Diritto all'abitare e il coordinamento Lotta per la casa. Questi ultimi hanno denunciato la presenza di amianto nel campo appena sgomberato: "La baraccopoli è diventata una discarica a cielo aperto, pericolosa, per chi abita lì vicino e per i migranti che ora dormono nel parcheggio della stazione", hanno urlato con i megafoni. "E' così che il comune voleva combattere il degrado? In questo modo ha solo creato nuova miseria. Il comune ha abbandonato i migranti, non gli ha portato né cibo né coperte, non hanno neanche i bagni chimici. Sono stati aiutati solo dalle associazioni".
A gran voce hanno chiesto che tutte le persone vengano accolte nei centri della capitale. "Le istituzioni si devono assumere la responsabilità di quello che hanno fatto". Tra di loro c'era anche Hola, una signora ucraina di 67 anni: "Ho perso tutto, avevo una bella casa con 14 gatti, sono riuscita a portare via solo i miei quadri. Sono invalida e in attesa di una casa popolare". Adam, giovane eritreo, ha detto: "Quello che vogliamo è solo un posto dove dormire. Non ho un lavoro fisso e non posso permettermi una casa. Sono scappato dalla dittatura 5 anni fa". (gabriella lanza)