Povertà, a Palermo 9 mila richieste per il Sostegno all'inclusione
PALERMO - Sono 9 mila le famiglie in difficoltà economica che a Palermo hanno fatto finora richiesta del Sia, il Sostegno per l'inclusione attiva che prevede anche un progetto sociale personalizzato. La notizia è emersa nel corso del terzo incontro del tavolo tecnico sulla povertà che si è riunito stamattina. Presenti l’assessore alla Cittadinanza sociale Agnese Ciulla, l'assessore alla scuola Barbara Evola e i rappresentanti di alcune associazioni.
Tra i punti principali che sono stati affrontati: il bisogno della messa in rete dei servizi nel distretto sociosanitario 42 di cui Palermo è capofila, in particolare dei servizi educativi domiciliari; la programmazione nel lungo periodo del Sia; la costruzione di una banca dati sui principali temi sociali in modo da capire la geografia reale dei bisogni.
"Il tavolo nasce proprio dal basso – sottolinea l'assessore Agnese Ciulla - con l'obiettivo di confrontarci per capire insieme le azioni migliori da realizzare nel territorio, non fossilizzandosi solo sulle emergenze che, in quanto tali, hanno bisogno di una risposta immediata. Pertanto l'auspicio è quello di percorrere tutte le strade per puntare ad una programmazione ordinaria e continuativa. Un punto importante è quello di capire quali sono intanto gli indicatori di povertà all'interno dei quali agire. Fino a ieri abbiamo avuto già 9 mila prenotazione per il Sia: una media all'inizio di mille prenotazioni al giorno che adesso sono scese a circa 400. Alcune associazioni stanno sostenendo le famiglie in questo percorso che prevede nella sua fase conclusiva anche l'avvio dei progetti personalizzati. Le istanze che vengono raccolte, entro 15 giorni vengono istruite da parte delle circoscrizioni e mandate all'Inps". "Gli altri due temi su cui intervenire e confrontarci con il privato sociale sono l'emergenza abitativa e quella educativa rispetto all'infanzia. Parallelamente al tavolo ci si sta muovendo a vario livello: e' già uscita, infatti, la graduatoria per la morosità incolpevole e oggi dovrebbe uscire l'avviso per il contributo alloggiativo".
"Il punto base da cui fare partire il nostro lavoro è quello di capire intanto quali sono i diritti minimi di sussistenza che devono essere garantiti alle persone in povertà - dice Giuseppe Mattina referente siciliano dell'Opera don Calabria e coordinatore del tavolo -. Le priorità su cui potere organizzare dei gruppi di lavoro tematici sono tre: l'emergenza abitativa, l'emergenza educativa ed il lavoro. Sull'emergenza abitativa il Pon Metro prevede una spesa di 21 milioni di euro. Per quanto riguarda l'emergenza educativa per le famiglie richiedenti il Sia si può intervenire anche nell'ambito di progetti specifici come previsti dal Pon Inclusione. Dobbiamo però pensare anche a sostenere l'infanzia delle famiglie che non rientrano nel Sia ma che hanno lo stesso dei bisogni sociali. La sfida etica principale allora dovrebbe essere quella di rendere universale per tutta la città l'impostazione prevista per il Sia. Allo stesso modo occorrerà lavorare anche per incentivare per chi è dentro e fuori dal Sia i progetti di reinserimento lavorativo attraverso i voucher, borse lavoro e altri strumenti in accordo con gli enti accreditati". (set)