Povertà, a Roma housing sociale e lavoro per le giovani madri
ROMA – Sono 6.500 nuclei mamma-bambino in situazione di povertà assoluta a Roma, secondo gli ultimi dati Istat disponibili; sono almeno 10.000 quelli in situazione di povertà relativa o deprivazione. Tra gli 8.000 e i 10.000 i nuclei in situazione di grave svantaggio, con la presenza di almeno 15.000 minorenni. E Il Lazio è oggi la regione con la percentuale più alta di madri sole: vi sono 1.512.086 nuclei familiari e di questi oltre 250.000 sono costituiti da una madre sola con uno o più figli. A Roma i nuclei mo-nogenitoriali in cui l’unico genitore è femmina sono 138.792, di cui quasi la metà (65.316) sono nuclei con almeno un figlio minorenne. In questo contesto nasce il progetto “Il cammino” della onlus “La nuova arca”, che opera sul territorio dal 2009. Un progetto di accoglienza, inclusione comunitaria e lavorativa e, in prospettiva, di impresa sociale per madri con i propri figli.
-“Il progetto è dedicato all’housing sociale – spiegano dalla onlus -, all’inclusione per nuclei mamma-bambino e all’inserimento lavorativo di donne in situazione di elevata vulnerabilità sociale, già accolte in case fa-miglia romane o provenienti da situazioni di difficoltà e svantaggio”. A questo proposito “La nuova arca” ha realizzato con 60mila euro 5 appartamenti all’interno di un casale, per offrire alle mamme e i loro bambini una condizione di vita autonoma o di semi-autonomia. “Con questo servizio di accoglienza siamo partiti a febbraio e abbiamo accolto due nuclei di mamme con bambini” riferisce Rosaria Monteleone della coop sociale. I nuclei vengono accolti con figli sotto i 18 anni, anche in collaborazione con la casa famiglia “La tenda di Abramo” che “La nuova Arca” gestisce a Falcognana, alle porte di Roma.
Oltre alla casa, si vuole offrire alle madri anche una possibilità lavorativa. In via di sviluppo è la realizzazione di un laboratorio di trasformazione dei prodotti agricoli biologici coltivati nell’azienda agricola sociale che “La nuova arca” ha fondato quattro anni fa e nella quale lavorano rifugiati politici e adolescenti in difficoltà: “L’obiettivo è inserire le donne in questo processo lavorativo: pensiamo a un laboratorio per la produzione di prodotti trasformati cosiddetti ‘di quarta gamma’ (semilavorati, conserve, sottolii e sottaceti ecc.), con annessa cucina industriale presso l’ex stalla”. C’è di più: in cantiere c’è anche l’apertura di un “agrishop” per l’immagazzinamento e la vendita del prodotto al cliente finale. “Tutto a disposizione dei Gruppi di acquisto solidale e dell’intera filiera dell’agricoltura sociale e biologica dell’area di Roma – spiega Monteleone -, per l’inclusione sociale e lavorativa delle giovani donne. ‘Il Cammino’ offrirà lavoro e formazione alle mamme a chilometro zero e con ‘alta compatibilità’ con le esigenze di cura dei propri figli”. Aggiunge Monteleone: “Tra gli obiettivi c’è quello di creare realtà microimprenditoriali che le donne possono gestire in proprio, divenendo quindi esse stesse imprenditrici”.
Filo rosso di tutto questo è lo stare in comunità che, ne è convinta “La nuova arca”, è “un bene comune da tutelare”: il progetto “Il cammino” infatti è già “un polo di aggregazione comunitaria:per stringere legami, per riannodare vincoli di reciprocità tra persone e famiglie, per riscoprirsi insieme. È un bisogno di tutti”. (ep)