Povertà, assistenti sociali: “Rafforzamento dei servizi è ineludibile”
ROMA - “Abbiamo riconfermato al ministro Poletti tutto il sostegno della comunità professionale degli assistenti sociali affinché possa essere concretamente e celermente avviato quel grande disegno di lotta alla povertà che non poteva più essere né disatteso né rinviato. Un sostegno, il nostro, rivolto soprattutto a quella svolta culturale – dagli assistenti sociali sempre invocata – basata sul principio, da garantire su tutto il territorio nazionale, dell’inclusione attiva dove accanto ad un sostegno economico vi sia, per ciascuna persona, una progettualità individuale di inclusione sociale e lavorativa”. Così Silvana Mordeglia, presidente del Consiglio nazionale degli assistenti sociali, al termine di un incontro con il ministro Poletti convocato per fare il punto sugli indirizzi e sullo stato di attuazione del Piano nazionale per il contrasto alla povertà.
Per Mordeglia, “ripensare all’approccio complessivo per una vera lotta alla povertà e costruire una infrastruttura organizzativa capace di gestire le politiche sottese a questa lotta – ha aggiunto – non sarà né semplice né facile. Il ministro ha garantito che il governo farà la sua parte sostenendo e rafforzando i servizi territoriali. A questo scopo ha ricordato che ammontano a 150 milioni di euro le risorse del Pon inclusione destinati a questo. Determinante in questo senso sarà il ruolo che dovrà essere svolto dagli enti locali e dalle regioni ed anche per questo aspetto abbiamo assicurato al ministro la massima collaborazione dei Consigli regionali dell’Ordine degli Assistenti sociali”. Il rafforzamento dei Servizi sociali, ha concluso Mordeglia, è “ineludibile per garantire l’integrazione effettiva delle risorse e delle opportunità che si vogliono dare alle persone che vivono in questo momento in condizione di povertà, soprattutto laddove sono presenti minori. Gli assistenti sociali sono pronti, come sempre, a fare la loro parte”.