Povertà educativa, quei diritti negati a bambini e adolescenti
Foto: ©Jean Gerber/Unsplash
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ROMA – “A troppi bambini ed adolescenti vengono negati fondamentali diritti. Lottare per rimuovere la povertà educativa non è, quindi, solo una battaglia di equità e di giustizia sociale ma è anche la condizione necessaria per lo sviluppo complessivo del Paese”. Così Carlo Borgomeo, presidente di Con i bambini, è intervenuto questa mattina a Milano per la terza tappa di “#ConiBambini – Tutta un’altra storia”, il progetto che sta girando l'Italia per parlare di periferie, povertà educativa minorile e comunità educanti. Nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, in Lombardia sono già partiti 14 progetti del Bando Prima Infanzia, per circa 18 milioni di euro: sette progetti sono interamente dedicati al territorio lombardo e sette invece sono azioni multiregionali. La tappa milanese è stata caratterizzata anche dal contributo del teatro, con la messa in scena di “Aspettando il tempo che passa” la rappresentazione scritta insieme ai detenuti nel carcere minorile di Airola che è parte integrante del progetto “Il palcoscenico della legalità”, coordinato da Giulia Minoli in collaborazione con l'Associazione Nest – Napoli est Teatro, Co2 Crisis Opportunity Onlus e l'IPM-Istituto Penitenziario Minorile di Airola.
-“La manifestazione itinerante che oggi fa tappa a Milano - ha spiegato Carlo Borgomeo - vuole simbolicamente raccogliere le esperienze, i progetti le proposte che maturano attorno alla grande questione della povertà educativa minorile. Ma soprattutto, si propone di denunciare all’opinione pubblica la gravità di un fenomeno ampiamente sottovalutato. La scuola ha certamente un ruolo determinante, ma la sfida è convincersi che l’'educazione' dei giovani è questione che riguarda, nei territori, l’intera comunità. Per questo con i nostri Bandi promuoviamo 'comunità educanti' chiamando ad un ruolo attivo le organizzazioni del terzo settore. Si tratta di una sperimentazione molto importante che monitoriamo e valutiamo con estremo rigore”.
"Le periferie hanno un grande potenziale inespresso - ha spiegato il presidente Giuseppe Guzzetti, ricordando l'impegno della Fondazione Cariplo in questo e in altri progetti di carattere sociale, come la manifestazione CittàIntorno. "Ricostruire le periferie non vuol dire dedicarsi solo ai muri delle case o degli immobili, vuol dire soprattutto ricucire le relazioni. - ha aggiunto - Ma non basta: ci sono oltre 11 mila bambini che a Milano non hanno un’alimentazione sufficiente, perciò abbiamo lanciato Qu.Bì Quanto basta-la ricetta contro la povertà di Milano; un progetto da 25 milioni di euro, con Fondazione Vismara, Intesa San Paolo e Fondazione Fiera, ed insieme a Caritas e Banco Alimentare, ed a una fitta rete di operatori. L’obiettivo è aiutare le famiglie dei bambini ad uscire da questa situazione inaccettabile per una città come Milano”.
All’incontro milanese hanno inoltre partecipato lo scrittore Gianni Biondillo e l’attrice Sarah Maestri che hanno raccontato uno spaccato delle periferie milanesi, mentre Irene Coletto, giovane disegnatrice di Smemoranda, ha raccontato il tema attraverso le sue tavole che verranno poi donate al carcere minorile di Airola.