10 febbraio 2017 ore: 10:55
Economia

Povertà, il racconto dei bambini. In Europa 26 milioni di minori a rischio

"Per andare a scuola ho bisogno di molti soldi": nel rapporto Save the Children la testimonianza dei minori che sperimentano ogni giorno la difficoltà delle proprie famiglie. E una delle conseguenze più gravi è la povertà educativa. In Italia sono il 32% a rischio povertà
Minori. Povertà educativa. Bambino alla lavagna

ROMA -  “Mio padre è disoccupato, perché la fabbrica ha chiuso. Mia madre è a casa ma sta cercando un lavoro; se i miei genitori dicono ‘no’ so che è per una buona ragione. I miei genitori vogliono che siamo felici, se ci dicono di no è perché non hanno denaro. Lo capisco.” E’ una delle voci di bambini e ragazzi, che sperimentano ogni giorno la difficoltà delle proprie famiglie. Testimonianze raccolte nel rapporto “Sconfiggere la povertà educativa. Fino all’ultimo bambino”, presentato oggi da Save the Children.

- I dati. Più di 26 milioni di bambini e ragazzi, in Europa, sono a rischio povertà o esclusione sociale e una delle conseguenze più gravi di questa condizione è la povertà educativa, che riguarda 1 adolescente europeo su 5, “privato della possibilità di costruirsi un futuro ricco di opportunità”. In Italia i bambini e i ragazzi a rischio povertà ed esclusione sociale sono il 32%, una delle percentuali più alte in Europa e preoccupa la media di dispersione scolastica che riguarda il 15% dei minori. Guarda i dati completi.

“So che andare a scuola è importante, ma per farlo ho bisogno di molti soldi. Quando chiedo soldi a mia mamma lei brontola e mi spiega che adesso che papà è dentro [in prigione] non posso chiedere molto... tutti questi quaderni, penne, libri” E’ il commento di un bambino  italiano. “Ma se non li ho, - prosegue - gli insegnanti si arrabbiano, e i compagni di classe mi prendono in giro, ed io non voglio tornare a scuola.”

“Al giorno d’oggi, la scuola riguarda più il superare gli esami che il sapere. – spiega una ragazza di 16 che vive in Svezia - Appena hai finito il test, non conta più. Può essere veramente stressante perché hai molte cose da consegnare, magari nella stessa settimana…Qualche volta è semplicemente troppo. E’ stressante. Magari non ti senti bene e ti viene il mal di testa. Magari non vai a scuola. La motivazione se ne va. Non hai speranza. Dopo che hai preso una “E” non puoi più prendere una “A” e quindi non importa più. Non ti senti responsabile.”

Per Save the Children per sradicare la povertà materiale è urgente “adottare ed implementare la Child Guarantee a livello europeo, una misura che permetterebbe coordinamento, pianificazione e monitoraggio oltre ad una valutazione di impatto sugli investimenti europei per contrastare la povertà minorile".

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